“Erano divise in tutto, ma in acqua diventavano una donna sola.” E’ questa la frase che racchiude in sè, andando anche oltre, il senso del romanzo “Il canto della sirena”, scritto a quattro mani dall’autore televisivo napoletano Massimo Russo e dal giornalista palermitano Luca Di Martino. Una storia che nasce dall’intreccio tra sette realtà, quelle delle componenti la squadra di pallanuoto immaginaria del Villa Marsa, e il mondo assolato di una torrida estate palermitana. Sette universi così differenti e distanti presi nella loro unicità, che magicamente assumono il medesimo profilo non appena le giovani atlete entrano in acqua per far ciò che hanno sempre saputo fare meglio di chiunque altro prima di loro: giocare a pallanuoto. Un miracolo che risplende del sole caldo d’agosto e del mare del golfo di Mondello, dove la squadra trascorre il suo ritiro in vista della ripresa del campionato. Un’esperienza unica ed irripetibile destinata a lasciare un segno indelebile nella vita delle protagoniste, dissipando le nebbie dei loro mille “perchè” e far luce su un loro comune, inquietante, segreto.
Palermitano di nascita, cosmopolita d’adozione, Luca Di Martino (nella foto), nonostante la giovane età, ha un passato di autore e sceneggiatore, e può vantare anche importanti collaborazioni come quella con il sociologo Marco Pellitteri per la realizzazione di due volumi quali “Mazinga nostalgia” e “Conoscere l’animazione”. Ex istruttore sportivo, e preparatore atletico di squadre di pallanuoto, Di Martino ha cercato fortemente di infondere a questo romanzo la sua personale, e decisa, “impronta siciliana”. “Quando con Massimo (Russo n.d.r.) cominciammo a pensare su dove ambientare la storia – racconta l’autore – io pensai subito alla mia terra. Così proposi Palermo. Sapevo bene che la profonda conoscenza di un posto come Mondello mi avrebbe offerto spunti di riflessione maggiori rispetto a qualsiasi altra location”. Già raccontare l’universo di una singola donna, per un uomo, è impresa assai ardua; come nasce la sfida di raccontarne addirittura sette in un colpo solo, eludendo il rischio di perdersi in facili luoghi comuni? “E’ stato sufficiente ascoltare, e dar voce, a quell’emozione che ogni donna, figlia, moglie, madre, fidanzata o amante ci abbia trasmesso nel corso della nostra vita. In un certo senso questo libro è una dichiarazione d’amore – dice Luca -. Un omaggio a quel meraviglioso universo che rappresentano le donne”.
Tra le sirene del Villa Marsa spiccano le figure della spagnola Paula, che assiste timorosa all’ormai vicina conclusione della sua carriera, la bizzosa Elisabetta e la giovane studentessa Cristina. Atlete talmente verosimili che pare quasi impossibile non possiedano, da qualche parte, una corrispettivo in carne ed ossa. “Anche se ogni personaggio, ogni episodio e ogni riferimento descritto è del tutto frutto della nostra immaginazione – assicura Di Martino -, naturalmente dietro ogni cosa si nasconde sempre quel pizzico di esperienza diretta, e vera, da cui nasce l’ispirazione”.
Pensato inizialmente come soggetto per una fiction televisiva, “Il canto della sirena” mantiene la grande forza evocativa del progetto per cui era nato, proponendo al lettore immagini nitide che si stagliano cristalline nel contesto in cui vengono descritte.
Edito dalla Mursia, “Il canto della sirena” è uscito in libreria lo scorso luglio, in concomitanza con l’apertura dei mondiali di nuoto di Roma, e si pone come un validissimo titolo da gustare al sole tiepido di questo ultimo scorcio d’estate. Il tour promozionale del libro si aprirà il 18 settembre a Palermo per toccare, successivamente le più importanti città italiane tra cui Roma, Torino e Milano e quindi concludersi nuovamente nel capoluogo siciliano.
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