Una vera e propria strage familiare è quella compiuta ieri a Cormano, nel Milanese, da Maurizio Platini, 43 anni. L’uomo, che lavorava nell’azienda di famiglia “Seri Cart”, era stato licenziato dal padre, Romano, imprenditore di 65 anni, e ha reagito uccidendo il genitore e la compagna dell’uomo, Anita Salsi, 54 anni. Maurizio poi si è tolto la vita.
Stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine, Maurizio si sarebbe recato nell’ufficio di famiglia, uccidendo prima il padre e la compagna di lui con la sua pistola 357 magnum regolarmente detenuta. Infine, Platini figlio si sarebbe tolto la vita, sparandosi un colpo alla testa. A scoprire i tre corpi è stato il fratello minore: il corpo di Mario si trovava nel corridoio, mentre quelli di Anita e Romano erano vicino alla scrivania.
Sgomento da parte di alcuni vicini di casa, amici della famiglia: “Siamo sconvolti – ha commentato una donna residente nei pressi dell’azienda – eravamo amici da una vita e avevamo appuntamento oggi per fare l’aperitivo insieme”.
