PALERMO- Rimosso dal governatore della Sicilia Rosario Crocetta qualche giorno fa, l’ex ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone, con un passato da presidente della Banca centrale di San Marino, annuncia che intraprenderà “ogni azione” a tutela dei suoi diritti respingendo le accuse di cattiva gestione della ragioneria, che ha guidato negli ultimi nove mesi su incarico dell’ex presidente Raffaele Lombardo. “Sui media locali e per vie ufficiose – dice Bossone all’ ANSA – si sono diffuse voci secondo le quali, da ragioniere generale, avrei lanciato l’allarme sui conti della Regione troppo tardivamente, sarei stato responsabile di decisioni di spesa eccessive e avrei persino attentato all’autonomia della Regione, complottando per far ‘commissariare’ la Sicilia”.
Bossone sottolinea che “riguardo alle attività gestionali da me svolte in seno all’amministrazione regionale, qui posso solo affermare di aver ispirato la mia azione al rispetto dei criteri di merito, al rafforzamento delle strutture e al contenimento delle interferenze esterne (politico-clientelari) sulle scelte amministrative”. E annuncia che sta predisponendo “un dettagliato promemoria” di “quanto ho fatto in tal senso”.
“Licenziato” via web. Biagio Bossone spiega all’ANSA di avere appreso della sua rimozione dall’incarico da un sito d’informazione, pur avendo ottenuto, in precedenza, rassicurazioni dal governo sulla prosecuzione della sua attività al dipartimento Finanze. Dice Bossone: “Nella tarda mattinata del 22 novembre scorso apprendevo da un sito internet che il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, aveva appena tenuto una conferenza stampa nel corso della quale aveva comunicato di avermi rimosso dall’incarico di ragioniere generale e dirigente ad interim del dipartimento finanze e credito dell’assessorato all’Economia”. E ciò “nonostante la volontà di confermarmi da lui stesso più volte manifestata pubblicamente e privatamente sino a poche ore prima”. Poi spiega: “il provvedimento mi veniva notificato a fine giornata, con effetto immediato, e collegava la mia rimozione all’intendimento del nuovo governo regionale di avviare un processo di riorganizzazione amministrativa”.
“In Sicilia non c’è consapevolezza del rischio”
La classe politica e l’opinione pubblica non avevano piena contezza della grave situazione finanziaria della Regione siciliana. Ne è convinto l’ex ragioniere generale, Biagio Bossone. Scaricato e accusato di cattiva gestione, Bossone, rientrato a Roma, adesso racconta all’ANSA la sua “verità”. Quando “a febbraio 2012 iniziai il mio mandato, rilevai immediatamente un’ insufficiente consapevolezza della gravità della situazione siciliana e dei rischi a essa connessi, tanto nella sfera politica quanto nell’opinione pubblica”. “I dati di bilancio e di tesoreria della Regione e le difficoltà crescenti nell’attività di pagamento, già a marzo – dice Bossone – mostravano segni di rilevante criticità”. E ricorda, a chi l’accusa di essersi mosso in ritardo, di essere intervenuto “subito, certo non tardivamente, nei modi e nei luoghi istituzionalmente adatti per accrescere il livello di consapevolezza, stretto fra l’esigenza di far comprendere l’ entità dei problemi e quella di evitare di suscitare eccessivi timori pubblici”. Quindi sottolinea di aver sostenuto “posizioni e scelte di rigore, ma avendo ben presente che le misure di stabilizzazione necessarie richiedevano di essere adottate con gradualità e contestualmente a interventi di sostegno alla domanda e alla crescita”.
“La collaborazione fra Regione e governo nazionale era inevitabile ed essenziale”. Ma “non già per minare l’autonomia siciliana, ma propriamente per proteggerla e porla su basi finanziarie solide”. “La collaborazione era altresì nell’interesse dello Stato – prosegue – non insensibile alle possibili refluenze nazionali di un ‘rischio Sicilia’”. “In questa direzione – afferma l’ex ragioniere generale – sollecitai e ottenni dal presidente della Regione e dall’assessore all’Economia l’appoggio a preparare il terreno per avviare una cooperazione rafforzata fra la Sicilia e gli organi centrali dello Stato intesa a definire un programma di riequilibrio finanziario con interventi per la crescita, i cui elementi principali ho più volte richiamato, in più documenti e in più occasioni, tra cui anche intervenendo come relatore a una conferenza della Banca d’Italia, a giugno, a Palermo”.
“Ringrazio Armao e Lombardo”
“Ringrazio l’ex presidente Lombardo e l’ex assessore Armao per la fiducia accordatami sin dall’inizio del mio mandato, pur in assenza di una conoscenza reciproca pregressa, ma sulla base del mio operato in divenire”. Lo dice l’ex ragioniere generale, Biagio Bossone, rimosso dall’incarico, affidatogli dall’ex governo, dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Bossone ringrazia anche “i tanti colleghi e colleghe che hanno con me collaborato in questo mio difficile impegno a favore della Sicilia”. “Ho trovato in loro competenza, dedizione, senso del dovere, voglia di cambiamento. A loro – conclude – auguro buon lavoro”.