PALERMO – Questa mattina diverse centinaia di lavoratori dell’Ilva di Taranto hanno tentato di entrare al lavoro, ma non è stato possibile farlo. Infatti, da ieri sera i loro badge d’ingresso sono stati disattivati dall’azienda. I lavoratori hanno quindi chiesto spiegazioni alla portineria che ha dato loro l’annuncio della disattivazione dei pass per entrare in azienda. Adesso gli operai attendono delle risposte dai sindacati per capire come comportarsi in merito alla faccenda.
Alle sette di questa mattina è iniziato lo sciopero proclamato dalle sigle sindacali confederali dei lavoratori metallurgici e metalmeccanici. L’agitazione è stata indetta dopo l’annuncio di chiusura dello stabilimento dopo i provvedimenti della magistratura. La durata previsto dello sciopero, almeno per adesso è di ventiquattro ore, che si svilupperà con sit-in davanti agli ingressi dello stabilimento e cortei. Sempre di ieri l’annuncio dell’azienda di chiudere l’area a freddo, lasciando così senza occupazione i lavoratori di quell’area.
Contestualmente alla dichiarazione dello sciopero sono stati occupati, da diverse centinaia di lavoratori, gli uffici della direzione aziendale. Dopo i cortei interni, tutti i lavoratori impiegati nelle diverse aree dell’azienda hanno occupato la palazzina che ospita la struttura direzionale, nel frattempo con una assemblea stanno decidendo il futuro della protesta.
Gli operai, dopo aver occupato la direzione dello stabilimento, sono riusciti a coinvolgere anche gli impiegati dell’ufficio personale a dichiararsi in sciopero. Una delegazione di lavoratori è poi riuscita a salire al primo piano della palazzina per parlare con il direttore dello stabilimento. Durante i cortei e lo sciopero, indetto da Fim, Fiom e Uilm non sono presenti le bandiere delle tre sigle sindacali.