PALERMO – Dopo due giorni di disperazione si riaccende la speranza per Toni e il padre Salvatore. Da oggi non dormiranno più nell’auto che da domenica era diventata il loro rifugio notturno: il settore Politiche Sociali del Comune ha infatti individuato un alloggio dopo l’incendio che ha devastato il loro magazzino in via Gioiamia al Capo, nel centro storico.
I due vivevano nel box di circa venti metri quadrati ormai da dieci anni, dopo lo sfratto dall’appartamento che si trova nella palazzina di fronte. “Da allora la nostra vita si svolgeva qui – ha raccontato Toni Pace – ma il fuoco ha distrutto tutto, non lasciandoci nulla”. Ieri LiveSicilia si è recata sul posto ed ha raccolto la testimonianza dei due uomini disperati: “Me la sono vista brutta – ha detto il padre, Salvatore – quando è scoppiato l’incendio io ero all’interno del locale, con la saracinesca chiusa. Due angeli l’hanno sollevata e mi hanno salvato”.
A distanza di poche ore, arriva la notizia di un alloggio trovato per far fronte all’emergenza. L’84enne e il 46enne alloggeranno da stasera in una struttura individuata dal Comune, ma intanto si è già messa in moto la macchina della solidarietà da parte del quartiere, a cui ha contribuito anche la Comunità di Sant’Egidio che ha fornito loro i vestiti. Il rogo divampato domenica pomeriggio, infatti, non ha risparmiato nulla. Nemmeno il cane che padre e figlio avevano adottato, morto tra le fiamme.
“Tutti coloro che abitano nella zona del Capo ci sono stati vicini in questi giorni – dice Toni Pace – aiutandoci moralmente e portandoci cibo e beni di prima necessità. Non siamo stati lasciati da soli e questo è l’aspetto più importante, senza il quale non saremmo qui. Mio padre sarebbe morto se non fossero intervenuti due giovani, tra cui un passante che siamo riusciti a ringraziare soltanto stamattina e che vuole rimanere nell’anonimato. L’ho abbracciato forte, sarà per sempre il nostro angelo custode. Ringraziamo tutti, dall’assessore al consigliere comunale Zacco, fino al consigliere di circoscrizione Francesco Tramuto: hanno fatto di tutto per darci una mano e stasera, finalmente, avremo un tetto sopra la testa”.
Un alloggio temporaneo, in attesa di un provvedimento risolutivo per i signori Pace. “Siamo riusciti a trovare un’alternativa in breve tempo – dice il consigliere comunale Ottavio Zacco – e per questo ringrazio il settore Politiche Sociali e l’assessore Mattina, che si è interessato in prima persona per trovare una soluzione ed evitare un’altra notte in auto per padre e figlio. Ringrazio anche la Comunità di Sant’Egidio che ha fornito gli abiti e tutti i residenti del Capo, premurosi e attenti alle necessità di queste due persone. Palermo è la città dell’accoglienza, ma anche della solidarietà. Aspetti che emergono più che mai nei quartieri popolari anche in queste tristi occasioni”.