CINISI (PALERMO) – Bandiere a mezz’asta, saracinesche dei negozi abbassate e piazza chiusa al traffico per l’addio ad Alessandro Sclafani. E’ un giorno di dolore a Cinisi, in provincia di Palermo, dove il sindaco Giangiacomo Palazzolo ha proclamato il lutto cittadino. Nel pomeriggio è infatti stato celebrato il funerale del diciottenne che ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nei pressi di contrada agli Androni, a Terrasini: due le comunità che nelle ultime ore si sono strette attorno ai genitori, oggi in prima fila nella chiesa Madre Santa Fara, a pochi metri dal municipio.
Parenti, amici e compagni di scuola hanno salutato per l’ultima volta Alessandro, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto affrontare gli esami di maturità. Quattro giorni giorni fa, a bordo del suo scooter, aveva travolto una mucca che si trovava al centro della carreggiata: l’impatto si era rivelato violentissimo, al punto da provocare ferite che non gli hanno lasciato scampo.
Ricoverato all’ospedale di Villa Sofia, le sue condizioni sono precipitate ieri notte, quando si è spenta ogni speranza. Sul ciclomotore, un Sh 125, si trovava anche una quindicenne, tuttora ricoverata in gravi condizioni al Trauma center. “Oggi preghiamo per la sua anima – dice Stefania, un’amica, fuori dalla chiesa – bella come poche. Alessandro era un amico d’oro, un ragazzo sempre col sorriso stampato sulla faccia”. “Era ancora un bambino – dice un amico di famiglia – non si può accettare un simile destino. Siamo tutti sconvolti, abbiamo il cuore a pezzi”.
Sotto choc anche i compagni dell’Istituto d’Istruzione Superiore Orso Mario Corbino di Partinico, che oggi pomeriggio si sono recati a Cinisi per l’addio al loro compagno: “Ci manca già. Abbiamo perso un amico prezioso, un ragazzo volenteroso e sempre disponibile con tutti. Tutta la scuola piange per lui”, dicono. Il feretro del giovane ha poi lasciato la chiesa accompagnato da un lungo applauso.
“Tra rabbia e dolore – dice Giovanni Grimaudo, che conosceva Alessandro sin da piccolo – abbiamo solo una consapevolezza: quella di dover aiutare i genitori a trovare la forza per affrontare questa realtà. Alessandro poteva essere il figlio di tutti e la nostra piccola comunità, ne sono certo, non farà mai sentire da sola questa famiglia”.