PALERMO – Resta in prognosi riservata all’ospedale Cervello il piccolo Francesco Cartaino, fratellino del bimbo di due anni che ieri pomeriggio ha perso la vita nel tragico incidente sulla Palermo-Mazara. Le sue condizioni, nella notte, sono migliorate, ma le ferite riportate, compreso un trauma cranico, rendono necessario che resti sotto stretta osservazione dei medici, nonostante respiri ormai autonomamente. Ieri, al suo arrivo al pronto soccorso pediatrico, è stato sottoposto a diversi esami, inclusa la tac, per accertare che non ci fossero gravi lesioni interne.
Anche le condizioni della nonna dei due bambini, Francesca Pecoraro, 59 anni, erano inizialmente sembrate più gravi: era stata estratta dalle lamiere della sua vecchia Fiat Panda finita sul guardrail, ma ha riportato soltanto alcune fratture. Non rischia la vita.
Giovanni, invece, che avrebbe compiuto due anni tra qualche giorno, è stato meno fortunato. Quell’impatto si è rivelato per lui mortale, tanto da rendere inutile anche il trasporto in ospedale: è morto durante la disperata corsa verso il Cervello.
A soccorrerlo era stata un’ambulanza privata che si stava recando all’ospedale di Partinico, fermata lungo l’A29 da alcuni automobilisti. Una tragedia che insaguina, ancora una volta, le autostrade cittadine. Le indagini della Polstrada proseguono per accertare la dinamica dell’incidente, le cui cause sono ancora poco chiare.