Si è tenuta oggi all’Hotel Wagner la Conferenza Stampa dell’Unione dei siciliani sui temi dell’insularità. Erano presenti Rino Piscitello, Coordinatore del movimento e Gaetano Armao Presidente del movimento e Vicepresidente della Regione Siciliana.
Gli esponenti dell’Unione dei siciliani hanno annunciato l’avvio di una raccolta di firme online sul sito change.org (link https://www.change.org/p/un-referendum-consultivo-per-inserire-l-insularità-nello-statuto-siciliano) diretta a tutti i parlamentari dell’Ars affinché decidano di indire nel corso del 2018 un Referendum Consultivo in Sicilia per richiedere, attraverso una legge voto, alla Camera e al Senato l’inserimento nello Statuto della Regione del riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità.
La proposta si collega all’analoga proposta della Sardegna che terrà simile referendum nei prossimi mesi. Il testo sul quale si chiede di svolgere il Referendum Consultivo è il seguente: “Volete voi che la Regione Siciliana intraprenda le iniziative istituzionali necessarie al riconoscimento del grave e permanente svantaggio derivante dall’insularità mediante l’inserimento di detto principio nello Statuto in coerenza con l’art. 174, terzo comma, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea?”
Per sostenere l’iniziativa referendaria volta alla modifica dello Statuto è stato formato un Comitato Scientifico presieduto dal professore Marcello Saija dell’Università di Palermo e formato dai professori Uccio Barone (Catania), Angelo Cuva (Palermo), Dario Immordino (Palermo), Lucio Melazzo (Palermo), Lina Panella (Messina), Francesca Perrini (Messina), Giorgio Schichilone (Palermo), Fabrizio Tigano (Catania), Caterina Ventimiglia (Palermo).
“La condizione d’insularità, se non temperata da iniziative che garantiscono pari diritti, – ha detto Rino Piscitello – determina una gravissima disparità all’interno di uno stesso Paese.” “Noi siciliani – ha proseguito il Coordinatore dell’Unione dei siciliani – sappiamo che ogni cosa, dal costo del biglietto aereo al costo dell’energia, dalla gestione di un’impresa al trasporto delle merci prodotte, comporta un esborso e un sacrificio maggiore di quelli richiesti ai cittadini residenti nel centro nord.” “Il riconoscimento degli svantaggi legati alla condizione di insularità – ha aggiunto Gaetano Armao nel suo intervento – è condizione indispensabile per determinare pari opportunità per i cittadini siciliani.” “Proteggeremo la Sicilia è stata la parola d’ordine della nostra Convention – ha ricordato il Presidente del movimento. Abbiamo già cominciato con questa proposta a mantenere quella promessa. La Sicilia non può certo sopportare che i propri cittadini non godano diritti uguali a quelli delle altre regioni.
A nome del Comitato Scientifico ha preso la parola il professore Marcello Saija il quale ha fatto presente che il mancato riconoscimento degli svantaggi legati alla condizione d’insularità viola il disposto dell’articolo 3 della Costituzione italiana e che è ora di pretendere quello che spetta di diritto alla Sicilia. Gli esponenti dell’Unione dei siciliani hanno anche proposto il seguente testo di legge voto di modifica dello Statuto da presentare all’Ars (condizione questa posta dalla legge per poter indire il Referendum Consultivo): Allo Statuto speciale della Regione Siciliana è aggiunto il seguente articolo 38 bis: ”Lo Stato riconosce gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità e garantisce le misure e gli interventi conseguenti per assicurare la piena fruizione dei diritti di cittadinanza dei siciliani”.