Liste, il risiko del centrodestra| E' corsa a "riempire" l'Udc - Live Sicilia

Liste, il risiko del centrodestra| E’ corsa a “riempire” l’Udc

Chi scenderà in campo a sostegno di Musumeci nelle province, tra conferme e ritorni. Figuccia con Cesa. TUTTI I NOMI

PALERMO – E ora, definito o quasi il quadro delle candidature e delle coalizioni si passa alla partita di liste e listini. Il “quasi” è d’obbligo, non solo pro forma. Nel centrosinistra tocca ora ad Alfano e ai suoi sciogliere formalmente la riserva con il loro sì. Da Alternativa popolare dovrebbe arrivare il vice designato di Micari, cioè l’eurodeputato catanese Giovanni La Via. Salvo sorprese. Questo però potrebbe non bastare a evitare un’emorragia di esponenti alfaniani rivolti verso il centrodestra.  Dove gli ultimi assestamenti potrebbero riguardano Vittorio Sgarbi. L’annunciata candidatura del critico d’arte ha spinto Forza Italia e soci a darsi una mossa: Sgarbi potrebbe pescare nello stesso bacino elettorale di Musumeci, danneggiando il candidato dell’ala sovranista su cui la coalizione ha trovato una faticosa convergenza. E allora gli ultimi rumours sono quelli relativi all’offerta di un posto in giunta per Sgarbi, come assessore ai Beni culturali, per inglobare la sua lista Rinascimento nello squadrone, ma il critico tira dritto e al momento pensa alla corsa solitaria.

Per il resto i giochi sono per lo più fatti. Si lavora ora a definire la composizione delle liste. Nel centrodestra tornato unito e pervaso da un profondo ottimismo sul risultato finale, ci sono novità e ritorni dal passato. Ecco un quadro generale.

Il listino

A destra si sono già portati avanti e si discute di listino. Si tratta di quei posti bloccati che scattano come premio di maggioranza al candidato presidente più votato. Sono sei posti in tutto e nel centrodestra c’è già la fila. Lo schema nel centrodestra prevede un posto per ogni movimento che presenta una lista in tutte e nove le province a sostegno di Nello Musumeci, tranne Forza Italia che ne avrà due. Per i forzisti in pole position Gianfranco Miccichè e Marco Falcone. Per #DiventeràBellissima il posto sarebbe della portavoce Giusy Savarino. Altri papabili sono Gaetano Armao, vice designato di Musumeci, Roberto Di Mauro dell’Mpa, Bernardette Grasso (Forza Italia), Mimmo Turano (Udc). Ma i giochi non sono ancora fatti, molto dipenderà da quante e quali saranno alla fine le liste della coalizione.

Le liste

Con Musumeci dovrebbero esserci cinque liste, forse sei. C’è quella di Forza Italia, quella del suo movimento #DiventeràBellissima, quella “del presidente” con Fratelli d’Italia e Noi con Salvini e probabilmente Energie per l’Italia di Stefano Parisi. Poi ci sarà una lista dell’Udc di Lorenzo Cesa, che potrebbe ospitare transfughi alfaniani, e altri in uscita da altri partiti, e una lista riconducibile a Cantiere Popolare di Saverio Romano. Che potrebbe accordarsi con il movimento Idea Sicilia di Roberto Lagalla per una lista comune. Poi ci sono gli autonomisti ex Mpa e gli indignati di Gaetano Armao ma non è detto che questi presentino liste, potrebbero accasarsi con i loro candidati nelle altre liste già attrezzate.

L’Udc e i centristi in uscita

In discussione anche la possibilità di una lista centrista contenitore per gli alfaniani che traslocheranno critici verso il patto col Pd su Micari. Tra questi potrebbe esserci Pietro Alongi, che chiarirà la sua posizione domani: è dato in avvicinamento all’Udc. Dove correrà Vincenzo Figuccia, deputato uscente tra i più grandi fan di Musumeci, uscito di Forza Italia in polemica con Gianfranco Miccichè. Tra gli uscenti, la lista dell’Udc schiererà a Trapani Mimmo Turano e ad Agrigento Gaetano Cani. E a Siracusa dovrebbe esserci anche Pippo Gennuso. Potrebbero arrivare altri, per esempio da Messina Cateno De Luca. Insomma, lo scudo crociato di Cesa, che oggi a Palermo presenterà il nuovo corso del partito, si presenta agguerrito e dopo un buon risultato ottenuto a Palermo con una lista “leggera” ambisce a un risultato significativo. In uscita da Ap potrebbe esserci anche da Trapani Giovanni Lo Sciuto. E una grossa incognita grava su Nino Germanà, pezzo da novanta degli alfaniani nel Messinese. Quanto ai moderati di Cantiere Popolare gli uscenti sono Toto Cordaro e Roberto Clemente. Ci sarà spazio per i giovani come già visto per le amministrative di Palermo.

Le truppe di Forza Italia

I forzisti a Palermo schiereranno tra gli altri Gianfranco Miccichè e gli uscenti Giuseppe Milazzo e Riccardo Savona. A Catania i nomi forti sono Marco Falcone, Alfio Papale e Dario Daidone, capo dell’ufficio legale del Policlinico. A Caltanissetta la triade forzista sarà composta da Michele Mancuso, Pino Federico e Adriana Ricotta (che era nell’Udc). A Messina i berlusconiani potrebbero candidare il figlio di Francantonio Genovese, Luigi, oltre che Santi Formica e Bernardette Grasso. Da tenere d’occhio anche Tommaso Calderone, presidente della camera penale. A Siracusa c’è Edi Bandiera e potrebbe candidarsi anche Rossana Cannata, sorella del sindaco di Avola. A Ragusa, dove se ne va Giorgio Assenza, potrebbe candidarsi il senatore Gianni Mauro. A Enna in corsa Gaetana Palermo e forse anche Fabio Venezia, sindaco di Troina. A Trapani corre l’uscente Stefano Pellegrino, avvocato, e potrebbe esserci il ritorno di Tony Scilla, già deputato regionale miccicheiano e Giuseppe Guaiana.

I musumeciani in corsa

Il movimento di Musumeci #DiventeràBellissima debutta in queste regionali confidando nel traino del candidato presidente. A Palermo ci sarà in lista Alessandro Aricò, già deputato regionale finiano. Con lui anche vari amministratori di comuni della provincia. A Trapani non ci saranno uscenti ma varie aspiranti new entry: tra gli altri Giulia Ferro e Giacomo Scimemi. Ad Agrigento la lista musumeciana è più a trazione centrista e punta su Giusy Savarino, già deputato regionale e portavoce del partito, ma anche su Margherita La Rocca Ruvolo, che viene dall’Udc. A Caltanissetta potrebbe esserci il ritorno di Giovanna Candura, già assessore di Totò Cuffaro. A Ragusa con #DiventeràBellissima si candida Giorgio Assenza, deputato uscente di Forza Italia che è legato a Musumeci dalla comune militanza nella destra. E che si porta dietro un pezzo di partito.

Quanto alla lista con Fratelli d’Italia, leghisti e altri, a Messina ci sarà Elvira Amata, capogruppo Fdi in consiglio comunale, a Palermo potrebbe esserci Giampiero Cannella, già deputato, ma anche Pippo Palmeri, ex presidente Iacp. A Catania ci saranno candidati spinti dal salviniano Angelo Attaguile. Ad Agrigento potrebbe tornare in scena l’ex deputato regionale Luigi Gentile e un papabile candidato è anche Lillo Pisano di Fratelli d’Italia. A Caltanissetta i nomi che circolano sono quelli dell’ex deputato Michele Ricotta e di Fabiano Lo Monaco.

Gli altri movimenti

E c’è anche chi non si è accasato nel centrodestra e potrebbe guardare altrove. E in particolare al progetto politico di Vittorio Sgarbi, se questo prenderà corpo. Un nome su tutti, secondo i rumours, è quello di Silvio Cuffaro, fratello dell’ex presidente della Regione Totò. Solo un gossip per il momento.


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