Listini firmati "in bianco" | Fli: "Elezioni irregolari" - Live Sicilia

Listini firmati “in bianco” | Fli: “Elezioni irregolari”

I finiani hanno dato mandato al proprio avvocato di richiedere l'accesso agli atti riguardanti le liste regionali. Il coordinatore siciliano Carmelo Briguglio: "Quelle liste potrebbero essere state modificate dopo l'autentica delle firma". Un mese fa, le denunce analoghe di Davide Giacalone e Carolina Varchi.

PALERMO – “Emergono dubbi sulla regolarità delle elezioni in Sicilia”. Una “bomba” potrebbe esplodere nei prossimi giorni sull’ultima tornata elettorale siciliana. A sollevare il caso è il coordinatore siciliano di Fli, Carmelo Briguglio, che ha spiegato: “Vanno fatti accertamenti sui listini se al momento della raccolta delle firme erano vuoti o se sono stati modificati dopo la sottoscrizione e l’autentica delle firme”.

Insomma, secondo Fli, che ha incaricato il proprio legale di richiedere l’accesso agli atti depositati in Corte d’Appello, in molti casi si sarebbero registrate irregolarità nel deposito dei cosiddetti “listini”. Tecnicamente, le “liste regionali”, formate dal candidato alla presidenza della Regione oltre a otto candidati. Candidati che seguono la sorte del proprio presidente. Nel caso delle ultime elezioni, ad esempio, sono tutti approdati all’Ars grazie alla vittoria di Rosario Crocetta.

Ma molti dei listini presentati, questo il senso della denuncia di Fli, sarebbero stati firmati “in bianco”. Le 900 firme necessarie per il deposito della lista, infatti, sarebbero state apposte, nel caso di più di un candidato alla Presidenza, su un foglio vuoto. Sul quale era presente solo il nome dell’aspirante governatore. E non quello dei deputati. Che sarebbero stati scelti successivamente, in maniera, appunto illegittima. Un’illegittimità che potrebbe portare, in linea ancora ovviamente del tutto teorica, persino all’annullamento delle elezioni.

“Le denunce di Giacalone e Varchi – incalza Briguglio – sono solo un esempio. Ci stanno pervenendo segnalazioni che stiamo valutando”. Il riferimento a Giacalone riguarda i motivi dell’esclusione del candidato di “LeAli alla Sicilia” dalla corsa verso Palazzo d’Orleans. E le parole di Giacalone, risalenti a fine settembre, in effetti, oggi appaiono anche un po’ inquietanti, alla luce della denuncia del coordinatore di Fli: “Abbiamo la colpa – aveva detto Giacalone – di avere voluto rispettare le regole, attenendoci alla lettera della legge, senza fare come altri, senza raccogliere le firme su fogli ancora da compilare, in questo modo disponendo di più tempo. Ed è colpa che portiamo con orgoglio”.

Insomma, questa “prassi” del foglio “precompilato” era stata già stigmatizzata da uno dei candidati alla Presidenza, e a dire il vero si ritrova anche nel caso che ha riguardato la giovane dirigente del Pdl Carolina Varchi, che, dopo la propria esclusione dal listino di Nello Musumeci aveva dichiarato attraverso twitter: “Oggi ho firmato la candidatura alle regionali ma dopo un gioco di prestigio è sparita”. Tutte dichiarazioni che si sono un po’ perse tra i fiumi di notizie legate alle elezioni imminenti. Ma che adesso emergono con contorni preoccupanti, dopo la denuncia di Fli: “Le elezioni siciliane potrebbero non essere regolari”. Una bomba, appunto, pronta a esplodere sulla politica siciliana.


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