PALERMO – “Crocetta ha violato le regole”. All’Udc quella nomina non è andata giù. La scelta di inserire in giunta Mariella Lo Bello sta creando malumori nel gruppo centrista, che oggi si è riunito per discutere della “sorpresa” calata dal presidente nella partita del rimpasto.
“Quando l’ho saputo, sono cascato dalle nuvole” commenta infatti il capogruppo all’Ars Mimmo Turano. E il motivo è molto semplice. La scelta di Mariella Lo Bello avrebbe infranto i patti alla base della formazione del nuovo esecutivo: (quasi) tutti gli ex assessori a casa. L’azzeramento, appunto.
“Come si fa a chiedere ai partiti – insiste Turano – di non confermare i propri assessori, e poi rimettere in giunta una persona che è già stata assessore in questa legislatura, e non per 23 giorni…”. E il riferimento va proprio alla decisione di non confermare Nico Torrisi, difeso fino all’ultimo dai deputati centristi, oltre che dai leader siciliani D’Alia e Pistorio. “Ci siamo dovuti piegare alle regole scelte per tutta la coalizione. Regole che sono state violate però dallo stesso Crocetta”.
Insomma, se Crocetta, spiega Turano, avesse fin dall’inizio manifestato la sua intenzione di ripescare Mariella Lo Bello, “noi certamente avremmo confermato Torrisi, che ha lavorato benissimo e al quale vanno i nostri ringraziamenti. Anche per la scelta di ‘sponsorizzare’, lui per primo, la nomina di Giovanni Pizzo, non a caso ex capo della sua segreteria tecnica”.
Difficile oggi prefedere conseguenze possa avere questa decisione. “Di certo – prosegue Turano – non aiuta i rapporti tra governo e maggioranza”. Ma il malcontento non dovrebbe tradursi in brutte sorprese per Crocetta in vista della mozione di sfiducia di domani: “Il Crocetta ter – spiega il capogruppo Udc – è finalmente un governo vero. E per quanto mi riguarda è l’ultimo governo Crocetta. O funziona, o è meglio che andiamo tutti a casa. È finito il tempo della ricreazione. Per questo non crediamo che la forzatura operata da Crocetta debba tradursi addirittura in un voto contro la giunta. Ma adesso non ci sono alibi, questo governo lavori sul serio, o il partito ne trarrà le conseguenze”.
