MESSINA – Tutto confermato: Pietro Lo Monaco passa la mano. In una vera e propria conferenza stampa fiume, il patron del Messina conferma il disimpegno pià volte annunciato durante l’anno. Una decisione che affonda le proprie radici nell’estate del 2013, ma che non impedirà al patron di eseguire l’iscrizione del Messina alla prossima Serie D (scadenza 10 luglio), ma per le spese di un eventuale ripescaggio in Lega Pro gli oneri spetteranno ad altri: Io ho sempre detto che ci sono due campionati, quello dei campo e quello dei conti ha dichiarato Lo Monaco Purtroppo il primo ci ha visto sconfitti ma il secondo lo abbiamo vinto. Posso affermare con assoluta certezza che l’Acr Messina può essere iscritto nella griglia delle società ripescate. Pagheremo questi ” giocatori eroici” fino all’ultimo, questo non ci esime dal considerare che questa proprietà ha deciso di passare la mano. Chi verrà ha continuato sarà nelle condizioni di poter ripartire subito, ci auguriamo in Lega Pro. La Federazione pretende una fidejussione a fondo perduto che non saremo noi ad onorare. Però se nessuno si fa avanti sono pronto ad iscrivere la squadra in SerieD, perchè questo lo trovo corretto”.
Poi arriva l’inevitabile amarezza, per un amore mai sbocciato verso la piazza: “Nel corso di questi anni sono stato usato e massacrato ha dichiarato dopo essere arrivati abbiamo avuto 700 abbonati in Serie D, campionato che abbiamo vinto. Quanto accaduto dopo ha dell’inspiegabile: 300 abbonati in Seconda Divisione, io lì dovevo capire che la città o non voleva me oppure non si voleva il Messina. Avevo avvertito che la Lega Pro unica sarebbe stata dura, purtroppo le multe superano gli incassi (58 mila euro di multa). Ho buttato 3 milioni di euro per non avere alcun ritorno, sono arrivato a un punto di non ritorno”.
I rapporti con l’amministrazione comunale sono stati tesi fino all’ultmo, ma all’orizzonte si fanno fatica a vedere imprenditori o cordate intenzionate a rilevare la scoietà: “Sono stato per tre anni un c…da solo al comando ha esclamato dall’amministrazione comunale solo promosse e problemi, abbiamo presentato i progetti per scoprire che le aree una era della Protezione Civile e una non era neanche del Comune. La convenzione è stata firmata solo a fine marzo. Al sindaco consegno una società pulita e senza debiti. Ad oggi non c’è mai stato un interlocutore che voglia rilevare il Messina. Stagione tribolata e disgraziata, potevamo salvarci prima del tempo ma caratterialmente non potevamo giocare neanche in prima categoria. Spiegatemi come si potranno fare i concerti con 40 mila spettatori”.