PALERMO – Le Associazioni concertistiche, le imprese teatrali, le compagnie di danza e le molteplici realtà del settore privato a vocazione pubblica che aderiscono agli Stati generali dello Spettacolo in Sicilia “sono costretti a denunciare, per l’ennesima volta, l’aggravarsi dello stato di crisi di un comparto che dà lavoro a migliaia di operatori, artisti e tecnici, oltre che a un vasto indotto di albergatori, artigiani e ristoratori”.
In una lettera inviata, tra gli altri, al governatore Rosario Crocetta e all’assessore al Turismo, Michela Stancheris, il cartello di associazioni paventa la possibilità che “sussista la volontà di tutelare esclusivamente il sistema pubblico (spesso figlio del clientelismo e dell’improduttività), sacrificando invece, con tagli via via più consistenti, il sistema privato a vocazione pubblica, con la cancellazione di fatto delle due leggi sopracitate”.
“Chiediamo che il governo regionale faccia una scelta forte a tutela delle associazioni concertistiche profondamente danneggiate dalla finanziaria 2012 e dalla pessima gestione delle assegnazioni dell’avviso speciale del 2013 – si legge nella lettera -. Non è più possibile svilire l’importanza del settore da noi rappresentato, privilegiando esclusivamente le fondazioni e i grandi teatri pubblici, che non si sono distinti per buone pratiche né per capacità manageriale di gestione, dissipando, nel corso degli anni, ingenti risorse. Auspichiamo che si apra finalmente un tavolo tecnico tra Regione, sistema pubblico e privato, affinché l’investimento nelle attività di spettacolo dal vivo assuma le caratteristiche di una progettualità condivisa, ampia e ben pianificata”.