Lo studio: "Vi spiego perché la Sicilia è l'isola che fa bene alla salute"

Lo studio: “Vi spiego perché la Sicilia è l’isola che fa bene alla salute”

Il sole e il clima hanno un impatto benefico per certe malattie
INTERVISTA A MARINGHINI
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2 min di lettura

PALERMO- E noi che pensavamo che la Sicilia fosse soprattutto sole, arancine (con le e finale), cibo, cordialità e bellezza del paesaggio e dell’arte. C’è molto di più, secondo un libro di agile lettura e studio approfondito. Lo slogan potrebbe essere questo, per futuribili campagne pubblicitarie: venite da noi, perché fa bene alla salute. “Sicilia. Isola della salute, dalla tubercolosi nell’Ottocento al Covid19 nei giorni nostri”, edito da 40Due, è appunto il documentato resoconto di Alberto Maringhini, direttore dell’istituto di Medicina interna dell’ospedale Civico. I dati riportati e le curiosità spingono a porgersi una domanda lecita: e se fosse proprio il turismo sanitario una delle leve della nostra economia?

Professore, da dove partiamo?
“Da uno studio della rivista The Lancet, la bibbia della sanità, che ho trovato e tradotto. E che promuove la nostra terra proprio come isola della salute”.

In che periodo siamo?
“Tra fine Ottocento e inizio Novecento. L’Europa è flagellata dalla tubercolosi. I ricercatori magnificano l’impatto positivo della Sicilia per i problemi respiratori. Tra clima, dieta, contesto, c’è una sorta di raccomandazione implicita: andate in Sicilia, si sta meglio che altrove”.

Ed è vero, secondo lei?
“Da medico mi sembra una opzione ragionevole e valida anche oggi. Non a caso ho fatto un parallelismo con il Covid. Nella nostra regione abbiamo avuto molti meno decessi della Lombardia e un numero contenuto rispetto al Nord. C’entrano sicuramente diversi fattori, ma l’ambiente credo che sia una di questi. Ovviamente, se ci limitiamo alle malattie respiratorie”.

Come nasce la sua ricerca?
“Ero in possesso di quegli articoli da parecchi anni, oggi mi sembra che siano rilevanti. Capirà lo sforzo di tradurli, ma ne è valsa la pena. Proprio la pandemia mi ha incoraggiato, se così si può dire, nell’impegno e mi sono messo a studiare e a scrivere”.

Alberto Maringhini

La conclusione, professore?
“La Sicilia dovrebbe riscoprire la sua vocazione al turismo sanitario che darebbe delle opportunità a tutti, dal punto di vista della salute e dell’economia. Il nostro clima mite lo favorirebbe per dodici mesi all’anno”.

Questo risolleverebbe un po’ la nostra sanità in codice rosso…
“Il discorso è generale, posto che abbiamo il miglior servizio sanitario del mondo. E se lo dico io, che ho viaggiato molto e che mi sono formato anche all’estero, ci può credere. Paghiamo dazio per la crisi di risorse e perché i nostri giovani medici vanno fuori per studiare in percentuale minore rispetto a noi. Io sono stato in America, in Danimarca e in tanti altri luoghi. Senza quelle esperienze, oggi sarei meno attrezzato”.


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