Lo tsunami D’Anna travolge Spitaleri | Pd e Articolo 4 escono a pezzi - Live Sicilia

Lo tsunami D’Anna travolge Spitaleri | Pd e Articolo 4 escono a pezzi

Ha una portata storica senza precedenti l’esito del ballottaggio a Giarre. Mai una vittoria così schiacciante.

L'analisi
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GIARRE. Un risultato storico, solo così può essere definito l’esito del voto a Giarre. Angelo D’Anna, neo sindaco del comune ionico, ha lasciato un vuoto di oltre 3000 preferenze tra sé e la propria sfidante Tania Spitaleri. Non era mai successo nella storia politica giarrese che un ballottaggio si concludesse con un risultato così schiacciante. Sono ben 7841 i voti conquistati da D’Anna, 4567 quelli ottenuti dalla Spitaleri. Già venti minuti dopo la chiusura delle urne si capisce che l’esponente del movimento Città Viva ha il vento in poppa. I risultati, seppur parziali, delle prime tre sezioni, due delle quali alla vigilia considerate roccaforti dell’esponente democratica, evidenziano un distacco abissale di Angelo D’Anna. Con il passare dei minuti e l’arrivo dei risultati definitivi delle prime sezioni, quella che all’inizio era una sensazione diventa certezza. Il dato si fa impressionante. La Spitaleri esce avanti solo in tre delle trentuno sezioni, con soli 116 voti di vantaggio. Troppo pochi per sperare di contrastare il rivale. Ben prima che la matematica certifichi la vittoria, nel comitato di Città Viva, in via Callipoli, i continui e scroscianti applausi lasciano il posto alla festa.

Alla fine la vittoria avrà il sapore di un vero e proprio plebiscito. Ad uscire malconci sono il partito democratico, sconfitto e lacerato fino alle sue fondamenta e per il quale potrebbe essere chiesto presto il commissariamento, ma anche Articolo 4 ed il suo esponente principale Luca Sammartino, che su Giarre si era scommesso in prima persona. Con loro vengono quasi del tutto spazzati via i vecchi rappresentanti della classe politica locale. A salvarsi dallo tsunami Angelo D’Anna, che porta in consiglio ben sette volti nuovi, sono solo Leo Patanè, Antonella Santonoceto, Fabio Di Maria e Vittorio Valenti. La maggioranza si compone di sei fedelissimi del progetto Città Viva: Patrizia Caltabiano, Giusy Savoca, Orazio Maccarrone, Massimo Di Prima, Armando Castorina e Rosy Finocchiaro. A loro si aggiungono Antonio Camarda, Maurizio Arena, Giuseppe Leotta e Francesco Cardillo, sostenitori della seconda ora. Ma un undicesimo consigliere, Giannunzio Musumeci, potrebbe essere portato in dote da Salvo Vitale, componente della neo giunta insieme a Giuseppe D’Urso, Enza Rosano e Piero Mangano. Un blocco a cui potrebbe aggiungersi anche Francesco Longo, presidente del consiglio comunale uscente ed eletto in una delle liste a sostegno di Vitale, che potrebbe essere riconfermato nella sua carica.

Con queste preferenze ed un consiglio comunale così compatto Angelo D’Anna ha tutte le carte in regola per avviare la sua rivoluzione.


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