L'odissea di una scrutatrice - Live Sicilia

L’odissea di una scrutatrice

Palermo 2012
di
2 min di lettura

La maratona elettorale si è trasformata in incubo per migliaia di scrutatori e i seicento presidenti di seggio che hanno partecipato alla tornata per l’elezione del sindaco, del consiglio comunale di Palermo e dei presidenti e consiglieri di circoscrizioni. I presidenti di seggio hanno cominciato il sabato pomeriggio con la consegna del materiale e dell’aula. Per gli scrutatori l’avventura è iniziata alle 5.30 della domenica con la vidimazione di oltre duemila schede in due ore, prima dell’apertura del seggio alle 8. “Eravamo già stremati ancora prima di ricevere il pubblico”, dice Daniela, una scrutatrice intervistata dall’ANSA che racconta la sua “odissea”. La domenica i seggi sono stati aperti dalle alle 7 e alle 15 é iniziato lo spoglio, uno dei più estenuanti che si ricordino anche i presidenti di sezione di lungo corso. I più fortunati hanno fatto l’alba, altri sono tornati a casa oggi a pranzo, alcuni stanno ancora completando lo scrutinio. “Non c’é stato un attimo di pausa – spiega Daniela – Anche se l’affluenza non ha superato il 65%, i due giorni di lavoro sono stati lunghissimi. Il primo abbiamo lavorato per sedici ore, il secondo quasi 24 consecutive. Non potendo uscire durante lo scrutinio, non abbiamo nemmeno cenato”. Il nuovo sistema, introdotto dalla legge regionale dello scorso anno, prevede infatti anche i voti “solo per le liste”, che quindi non concorrono all’elezione per il sindaco. “Inoltre – aggiunge – abbiamo dovuto scorporare i voti dati solo al sindaco e quelli dati a sindaco e liste”. Stessa cosa al momento del conteggio dei voti ai partiti ed eventualmente ai candidati. “Anche in questo caso – prosegue – abbiamo dovuto dividere quelli dati solo alla lista da quelli che avevano anche la preferenza, come richiesto dal verbale. Questo ha imposto un doppio computo per ogni candidato sindaco e per ogni lista”. Tutto sotto la pressione costante delle decine di rappresentanti di lista che hanno affollato le aule durante lo spoglio, contestando l’attribuzione dei voti e rallentando notevolmente le operazioni di conteggio. Dopo il consiglio comunale è stata la volta della circoscrizione. “Alle 22 abbiamo chiuso il primo verbale, quello del Comune – conclude la scrutatrice – poi siamo passati alla circoscrizione. Altre cinque ore a contare e ricontare i voti, per fortuna nella nostra sezione tutto è andato bene, ma nella scuola, quando finalmente alle 4 del mattino siamo andati via, tutte le altre sezioni stavano ancora contando e ricontando i voti. Alcuni hanno ordinato da mangiare per poter continuare la lunga notte. Altri hanno consumato nei seggi anche il pranzo del giorno dopo”.


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