"Lombardo è l'ostacolo| tra noi e il Terzo polo" - Live Sicilia

“Lombardo è l’ostacolo| tra noi e il Terzo polo”

(VIDEO DI MARTINA MILIANI) "Il dialogo tra progressisti e moderati? È sempre possibile. Il problema è che in Sicilia c'è Raffaele Lombardo". Il leader di Sel, Nichi Vendola, parla a Livesicilia delle primarie, del sostegno a Rita Borsellino e del futuro del suo partito.
NICHI VENDOLA A LIVESICILIA
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“Il dialogo tra progressisti e moderati? È sempre possibile. Il problema è che in Sicilia c’è Raffaele Lombardo”. Una peculiarità. Così il presidente di Sel Nichi Vendola ha spiegato la scelta del centrosinistra di rifiutare qualsiasi accordo con l’Mpa del governatore siciliano, coincisa poi con la decisione di sostenere rita Borsellino. “Il problema in Sicilia è questo – precisa Vendola – che il cambiamento non può confodersi col trasformismo. E – ecco un’altra frecciata – questo cambiamento non può essere gestito con i gattopardi. Un’idea di cambiamento – prosegue Vendola – è credibile solo se non viene sventolata dai trasformisti”.

Concetto chiaro, così come chiara è l’opinione su rita Borsellino: “Con Rita – ha detto Vendola – inizia una storia nuova per Palermo e la Sicilia”. Nichi Vendola ne è convinto: “La Borsellino sarà il nuovo sindaco”. Una convinzione riaffermata a Palermo, dove Vendola è arrivato in giornata in occasione di una convention al Teatro Dante. Prima dell’evento, il presidente di Sel ha incontrato la redazione di Live Sicilia. E nella lunga conversazione non sono mancati gli spunti: “Rita – ha detto Vendola – porta un cognome importante che rappresenta un nodo non sciolto nella storia della Sicilia. Un cognome con il quale ancora adesso ci troviamo a fare i conti – ha aggiunto – Rita è una testimone instancabile di giustizia, operatrice di pace. Uno dei più bei volti di una terra da raccontare non solo dal lato degli stragisti ma dal lato di chi si è indignato e ribellato”.

Una candidata forte e credibile, ha spiegato Vendola. Tanto forte da non aver bisogno di particolari consigli: “Ho detto a Rita – racconta Vendola – di essere sempre se stessa. È una persona autentica e sono certo che sarà il nuovo sindaco di Palermo. È un onore per me sostenerla. Il cambiamento non dipende da un dato anagrafico. Bisogna avre padronanza delle storie del passato”.

Il presidente di Sel ha affrontato anche la situazione interna al Partito Democratico in Sicilia. “La politica – continua – è anche la capacità di costruire mediazioni. In Sicilia il problema è che bisogna creare una linea di demarcazione tra il trasformismo ed il cambiamento. C’è una contraddizione interna nel Pd in Sicilia. Spero – ha proseguito – che ci possano essere risvolti positivi. Rita Borsellino fin’ora è rimasta lontana dalla giostrina delle polemiche e questo le consentirà di tenere insieme il Pd a primo turno”.

E a proposito delle primarie del 4 marzo, Nichi Vendola spiega: “Rappresentano da un lato un’invasione di campo del popolo, dall’altro un fenomeno di chiarificazione della vicenda dei partiti e possono dare una direzione di marcia per il centrosinistra – spiega Vendola – Di Pietro ha detto che le primarie sono inquinate? Io dico che se vengono percepite da tutta la città come uno snodo importante per la città, allora nell’affluenza alle urne c’è la garanzia che ‘l’inquinamento’ è solo un dato marginale”.

Poi il segretario parla anche della città di Palermo, che definisce simile a Napoli sotto molti aspetti. “È una città che sa rinascere, sa sorprendere ancora nonostante si sia ammalata a causa delle sue piaghe storiche. È espressione di un sud cosmopolita che nelle sue povertà nasconde grandi artisti e generazioni effervescenti. Il problema di Palermo è legato alla sua classe dirigente e alla mutilazione della democrazia a causa della collusione con il sistema mafioso. La Sicilia è una terra che vive sotto cumuli di rassegnazione. Non c’è miglior cura della condivisione di un progetto di riparazione e cambiamento”.

Vendola ha chiuso il suo intervento lanciando un messaggio ai palermitani: “L’obiettivo di Sel non è legato agli interessi di bottega ma è quello di costruire un’offerta politica che possa ridare speranza. Noi dobbiamo vincere per far trionfare un’idea alternativa per il cambiamento del destino della Sicilia. I palermitani hanno avuto troppi suggerimenti nella storia. Io mi sento di dire – ha concluso – che con Rita Borsellino si può aprire una nuova pagina per la storia di Palermo e della Sicilia”.


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