L’architetto Giuseppe Liga? “Conosciuto, come tanti altri esponenti, nel Movimento cristiani lavoratori”, rapporti solo solo “sul piano politico e sociale, nient’altro”. Il presidente Lombardo risponde così ai cronisti a margine di un incontro a Roma. La procura di Palermo ha, infatti, deciso di interrogarlo in merito ai rapporti intrattenuti da colui che viene considerato l’erede dei Lo Piccolo in Cosa nostra.
“Non voglio anticipare nulla”, ha aggiunto Lombardo che spiega come “sulla persona di Liga ha fatto chiarezza, tra l’altro, nei giorni scorsi, il presidente nazionale del movimento, il mio amico senatore Costalli, dicendo qual era la natura dei miei rapporti, sul piano sociale piuttosto che politico e nient’altro che questo”.
Il governatore siciliano, tramite i suoi legali, aveva avanzato la richiesta di essere sentito. E su Liga, non una sola parola nel discorso di ieri all’Ars. “Ieri non ho parlato di Liga – ha precisato – per correttezza nei confronti della procura di Palermo. Avevo parlato di altri argomenti a Catania e quindi ho potuto render conto all’assemblea dopo averne parlato di procura”.
Dall’inchiesta, che ha portato all’arresto di Liga e di altri esponenti mafiosi, sono emersi incontri, uno a Palazzo d’Orleans, sede del governo regionale, tra Lombardo e l’architetto che è stato segretario del Movimento cristiano lavoratori.