CATANIA – A casa di Raffaele Lombardo. Potrebbe essere quasi il titolo di un libro. L’ex governatore ha aperto a LiveSiciliaCatania le porte del suo appartamento nel cuore del centro storico catanese. I colori e gli odori del mercato di Piazza Carlo Alberto risuonano nella tromba delle scale e arrivano fino alla sala dove si attende di essere ricevuti dal leader autonomista. E un via vai irrefrenabile: campanello che suona e iphone caldissimo. Lombardo è un gladiatore, e questa campagna elettorale è una sfida da vincere a tutti i costi; la posta in gioco è veramente alta: la sopravvivenza del progetto autonomista. Le battaglie politiche in fondo sono il suo pane quotidiano. Combattente nel dna: prova ne è anche la sua collezione di fucili, lucidati di tutto punto, in bella mostra in una teca nel suo studio personale.
Attorniati dai suoi quadri e dai suoi libri Lombardo è un fiume in piena. Non elude nessuna domanda: dalla campagna elettorale, agli ex amici, all’alleanza “necessaria” con Berlusconi, alla decisione di candidare Guglielmo Scammacca capolista alla Camera anche se è coinvolto come testimone nel processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Punta dritto alla telecamera Raffaele Lombardo sulla sua vicenda giudiziaria: “Scammacca come gli altri ha demolito le sciocchezze dei collaboratori di giustizia”. E per le amministrative l’ex presidente della Regione ha la certezza che con la stessa alleanza delle politiche conquisteranno Palazzo degli Elefanti e Palazzo Minoriti. Il consiglio ai giovani guidati dal figlio (l’onorevole Toti): “Mai con la sinistra”. Auguri a chi ha scelto l’Udc, e poi “chissà potrebbero sempre cambiare idea”.
Presidente come sta affrontando questa campagna elettorale?
“Con una serenità infinita anche se non era messo nel conto. Lo dimostra anche il fatto che io la riceva qui nella tranquillità della mia casa invece che nel clima di frenesia di una segreteria elettorale. Sto facendo una battaglia difficile, la sto facendo solo perché non mi potevo tirare indietro, non potevo delegare altri a guidare questo manipolo di persone che crede nell’autonomia. Poi mi affido alla provvidenza di Dio: se Dio vorrà e se servirà farò il senatore, se invece è opportuno che l’esito sia diverso lo accetterò con serenità”
Tanti nemici?
“Ci sono i concorrenti”
E’ una campagna elettorale pulita?
“Per quanto mi riguarda non pulita molto di più”
C’è il rischio che il Partito dei Siciliani chiuda bottega dopo questa campagna elettorale?
“Bottega non chiude perché ha un suo gruppetto di parlamentari regionali, ha molti amministratori locali, perché comunque, trovando la formula giusta, abbiamo ancora da affrontare le elezioni amministrative”.
L’alleanza con Berlusconi è stata forzata?
“Di forzato non facciamo nulla. Diciamo che è stata l’unica strada che avevamo per vivere e per esistere. Ho sperimentato in prima persona che con la sinistra con si fa strada. Quindi Berlusconi per vivere. E poi alcuni uomini di questa sinistra sono cosa molto piccola: credevo che fossero solo burattini del popolo democratico e pusillanimi, invece sono anche bugiardi. Ho letto questa sciocchezza dell’On. Tabacci che lui non mi poteva candidare ma lui sa che se avesse un minimo di onestà rettificherebbe le sciocchezze che ha detto. E tra l’altro Tabacci aveva detto: “Senza di voi non faccio nemmeno la lista”. Poverino, anzi poveraccio perché nonostante questo ha fatto anche la lista. E poi Bersani-Vendola funziona fino a un certo punto, infatti stanno correggendo la rotta con Bersani-Renzi ma è solo immagine. Appena cito Monti la gente mi gira le spalle e se ne va. Allora Berlusconi, naturalmente con tutte le riserve del caso. In questa alleanza noi possiamo esserci, se i meridionali e i siciliani dessero lo stesso consenso che i lombardi danno alla Lega noi la equilibreremmo la nostra presenza piuttosto che essere i parenti poveri di questa coalizione, ma se anche avremo una voce sola non faremo altro che spenderla per la Sicilia. Quando miglioreranno le condizioni e avremo anche noi il 5 e 6% gli faremo ballare la samba”.
Presidente, la scelta di mettere in lista Scammacca, che è teste nel processo a suo carico, ha scatenato un po’ di polemiche?
“Scammacca è una persona per bene riconosciuta a livello internazionale. La sua testimonianza sarà valutata dal giudice, ha risposto alle domande dell’accusa e della difesa e anche lui ha demolito le sciocchezze dei collaboratori di giustizia. Io sono andato lì nel corso della campagna elettorale, ho chiesto di essere interrogato il sei marzo e mi sto preparando per questo appuntamento che ritengo importante. Perché ho chiesto il rito abbreviato, dopo che la procura per ben tre volte ha chiesto l’archiviazione del caso, non la difesa, non io, ma la pubblica accusa: lo ripeto per ben tre volte”.
I candidati del Movimento per l’Autonomia sottoscriveranno la campagna anticorruzione di Libera?
“Io sottoscrivo immediatamente qualsiasi cosa. Io con il Governo della Regione, con tutte le difficoltà dei ribaltini e dei ribaltoni, grazie a una giunta di tecnici abbiamo allontanato per sempre il sospetto della corruzione, del denaro e della tangente. E io posso permettermi di dirvi che sono uscito dalla Regione con un conto corrente alleggerito rispetto a quando sono arrivato. Ho utilizzato la mia indennità per tenere in piedi la mia azienda agricola e il resto se ne è andato per la politica. Avrei potuto darlo in beneficenza”.
Grillo?
“Grillo è la protesta, il sintomo della crisi, della misera, della fame e della disoccupazione. Quando queste condizioni nel nostro Paese finiranno Grillo anziché essere acclamato da decina di migliaia di persone sarà ignorato”.
Se le dico D’Agostino, Leanza e Pistorio?
“Auguri e buona fortuna. Non auguro niente di male a nessuno neppure ai miei avversari più forti”.
Non erano così legati al progetto autonomista?
“Sono problemi loro, della loro coerenza, delle loro prospettive. E poi chissà magari ci ripensano…”
Lo spera?
“Con molta franchezza in questa campagna elettorale sto entrando in contatto con tanta gente nuova che vale molto dal punto di vista elettorale. E queste sono persone che si avvicinano in un momento di difficoltà e su cui si potrà contare a lungo termine”
L’alleanza con il Pdl si ripeterà per le comunali?
“Ai miei amici giovani ho detto solo una cosa: non sarà una scelta che farò io però mai con la sinistra perché quello che ho sperimentato sulla mia stessa pelle è terribile. Noi comunque vogliamo stare in questa alleanza con il centro destra da autonomi e da autonomisti e che comunque è maggioritaria in Sicilia. Io sono sicuro che trovando gli uomini giusti vinceremo sia le comunali che le provinciali”
Cosa ne pensa dei magistrati che scendono in politica?
“Le sembrerà incredibile ma io non provo antipatia, soprattutto per Ingroia. Piuttosto che votare Grillo o astenermi o scegliere un partito in cui non mi riconosco avrei votato lui. L’ho incontrato un paio di volte e l’ho trovato intelligente e anche bravo. Per il resto poi forse candidarsi in un distretto dove non si è esercitato la propria funzione giurisdizionale sarebbe più opportuno per loro stessi, per la magistratura e per i cittadini.”
Una frase per convincere a votare Il Movimento per l’Autonomia?
“Intanto io mi auguro che lei sia convinta e quindi non ci sia bisogno di spendere altre parole… E’ semplice: il Movimento per l’Autonomia è l’unico partito che richiama alla Sicilia”.