Lombardo sul raddoppio: | "Impatto inaccettabile" - Live Sicilia

Lombardo sul raddoppio: | “Impatto inaccettabile”

Il deputato regionale autonomista propone che il tracciato in galleria si realizzi a sud dell'esistente "in modo da non intaccare le aree interessate dalle pregevolissime preesistenze archeologiche, in quanto l'area tardo barocca di Catania".

Depositata mozione all'Ars
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CATANIA. Una mozione all’ARS sulla modifica del raddoppio della tratta Zurria – Acquicella prevista dal progetto ‘Nodo Catania- interramento della stazione centrale’ è stata presentata dal deputato regionale Toti Lombardo. Il documento impegna il governo della regione e l’assessore regionale alle infrastrutture ” ad intraprendere ogni azione ed iniziativa utile al fine di modificare il progetto Nodo di Catania – interramento della stazione centrale nella parte in cui prevede il raddoppio della tratta Zurria – Acquicella, attualmente a binario unico, secondo quanto richiesto dal Comune di Catania o, comunque, in modo da garantire una piena e totale salvaguardia del patrimonio artistico ed archeologico. Il progetto riguarda 4 Km di tratto urbano e 15 km nell’area metropolitana di Catania della linea ferroviaria gestita da Rfi s.p.a. per l’interramento della linea ferroviaria tra Piazza Europa e Piazza dei Martiri (inclusa la stazione centrale), il raddoppio della tratta Zurria- Acquicella attualmente a binario unico, il trasferimento a Bicocca di impianti ora ad Acquicella, la ristrutturazione della stazione di Acquicella, la riorganizzazione del polo manutentore e dello scalo merci di Bicocca, la realizzazione della bretella di raccordo con la linea ferroviaria Palermo – Catania, nonché la realizzazione delle fermate di Fontanarossa, Acicastello e Acireale.

Il CIPE ha già dato parere positivo alla prima fase funzionale dell’opera , per la quale è stata riconosciuta la compatibilità ambientale, soggetto aggiudicatore RFI s.p.a. Ma la realizzazione di un tratto di galleria monobinario tra il termine dell’attuale doppio binario (su viadotto noto come archi della Marina) e la stazione di Acquicella -osserva Lombardo – “provocherebbe un inaccettabile impatto sul patrimonio archeologico, monumentale e culturale del centro storico, poiché questo prevede cospicue demolizioni di fabbricati storici, scavi in zone archeologiche sensibili, oltre all’insostenibile intrusione visiva per la realizzazione delle barriere fonoassorbenti sul viadotto attuale. Lombardo propone dunque, in linea con le osservazioni formulate non solo dall’Amministrazione Comunale ma anche dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali, che il tracciato in galleria si realizzi a sud dell’esistente o, in ogni caso, in modo da non intaccare le aree interessate dalle pregevolissime preesistenze archeologiche, in quanto l’area tardo barocca di Catania, sin dal 2002, rientra nelle aree Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

“La soluzione – spiega la mozione – potrebbe essere quella indicata e proposta dall’amministrazione etnea e contenuta nel nuovo Piano Regolatore per un nuovo tracciato in galleria a doppio binario, da realizzare previo accordo con l’Autorità Portuale, tra la Stazione Centrale e la nuova Stazione S. Maria Goretti, con due nuove stazioni urbane, oltre alla trasformazione dell’attuale Stazione Acquicella, in stazione di tipo metropolitano. La nuova galleria passerebbe a sud degli attuali Archi della Marina, sviluppandosi interamente al di sotto delle aree portuali e all’interno del banco lavico della colata del 1669, senza alcuna interferenza visuale e archeologica. Essa non richiede le devastanti demolizioni dell’attuale progetto e non interferisce con gli edifici sovrastanti poiché si sviluppa in suoli basaltici di notevole spessore”. Il progetto proposto dal Comune di Catania comporterebbe una differenza di costo di circa 114 milioni di euro rispetto a quello prospettato da RFI S.p.a. ma – conclude la mozione a firma Lombardo – tuttavia, alla luce dell’importo complessivo dell’intera operazione, tale maggiorazione può ritenersi più che ragionevole”.


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