CATANIA – “Martina era gelosa e io non volevo impegnarmi in una storia seria”. Gli ultimi messaggi su whatsapp tra Martina Patti, la venticinquenne in carcere per il barbaro assassino della figlia, Elena Del Pozzo di soli 4 anni, e un giovane catanese, risalgono al giorno prima dell’omicidio. La bimba fu uccisa il 13 giugno 2022 a Mascalucia. La madre, dopo aver seppellito il corpo, andò dai carabinieri inscenando un fantomatico, inesistente, rapimento. Poi crollò in caserma raccontando tutto e facendo trovare il corpo della piccola.
La deposizione
Il giovane ha deposto perché citato come testimone dell’accusa, dal sostituto procuratore Assunta Musella e dal procuratore aggiunto Fabio Scavone. Ha riferito di aver avuto con Martina Patti una storia durata un paio di mesi. Tutto si era chiuso prima dell’omicidio. La deposizione, di fronte alla Corte d’assise di Catania presieduta da Sebastiano Mignemi, è avvenuta anche di fronte a Martina. Rea confessa del delitto, lei era dietro le sbarre all’interno dell’aula.
Gli ultimi messaggi
Il giovane, in sostanza, ha chiarito quali fossero stati i suoi rapporti con l’imputata. Ha raccontato come si sono conosciuti e dei messaggi in cui lei gli diceva che la bambina non era un problema, un ostacolo tra di loro. Sta di fatto che lui non voleva impegnarsi, anche per il fatto che lei avesse già una figlia. Inoltre Martina sarebbe stata gelosa. Gli ultimi messaggi tra i due, dal tenore piuttosto esplicito, sono del 12 giugno. L’interrogatorio del giovane è durato all’incirca un’ora e mezza.
Il papà di Elena
Martina è difesa dagli avvocati Tommaso Tamburino e Gabriele Celesti. Al processo è presente come parte civile il papà della piccola Elena, assistito dall’avvocato Barbara Ronsivalle. Il padre oggi doveva essere sentito, ma ha avuto un incidente e non è stato possibile per lui partecipare. L’audizione, nella stessa udienza in cui sarà sentita la mamma di Martina, è in programma per il prossimo 7 dicembre.
L’esame dell’imputata
La prossima invece è stata fissata per il 28 novembre. Sarà il giorno dell’audizione degli ultimi operatori di pg, ovvero i carabinieri di Mascalucia e del comando provinciale dell’Arma. Oggi è stata indicata pure un’altra udienza da segnare nel calendario, perché il prossimo 26 gennaio, a salire alla sbarra dei testimoni, sarà proprio l’imputata. L’esame dell’imputato è in programma quel giorno.