Lorefice: "L'Italia è in ginocchio | Mafia, la Chiesa è stata omissiva" - Live Sicilia

Lorefice: “L’Italia è in ginocchio | Mafia, la Chiesa è stata omissiva”

E su Palermo Capitale della Cultura: "Non si fa con le chiacchiere".

Parla l'arcivescovo di Palermo
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PALERMO – “Una politica distante che diventa, per certi aspetti, cortile, dimentica il sangue e la sofferenza della gente e di quanti oggi vivono in uno stato di povertà avanzata. Il nostro Paese è in ginocchio e di questo bisogna prendere atto e occuparsi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, a margine della conferenza del progetto educativo antimafia del centro studi Pio La Torre su “Il ruolo della Chiesa di Papa Francesco nel contrasto alle mafie” a Palermo.

“Palermo è una città da riscattare da tutto quello che la schiavizza – ha aggiunto -. Non sempre però in passato la chiesa è uscita dalle proprie sacrestie per esercitare un ministero libero dal sistema di corruzione e peccato mafioso. Credo che dovremmo chiedere perdono per non aver fatto come Chiesa quello che dovevamo fare, ad esempio quando abbiamo annunciato il significato evangelico in forma astratta e siamo e siamo stati omissivi. Palermo capitale della cultura non si fa con le chiacchiere, parlare di mafia e corruzione con voi, questa è Palermo capitale della cultura – ha aggiunto Lorefice -. La corruzione denunciata continuamente da Papa Francesco non è episodica. Anche le leggi a volte sono redatte per alimentare un sistema di interesse, sfruttando i bisogni della gente a fini privati, di fronte a queste realtà dobbiamo scendere da recinti protetti e impegnarci tutti”.

Lorefice ha poi commentato l’esito delle elezioni politiche: “Pur non volendo entrare direttamente sul tema dei risultati, credo si debba cogliere un malcontento che chiede un cambiamento e una svolta. Bisogna vedere se riusciamo a vivere questa istanza con risposte in grado di guardare realmente ai veri bisogni della gente”. E rispondendo a una domanda sulle polemiche sul tetto degli stipendi dei dirigenti Ars, l’arcivescovo di Palermo ha affermato: “Chi ha dei ruoli di dirigenza tra le istituzioni deve avere la consapevolezza di esprimere un’esemplarità di vita. La questione di fondo è questa, oggi troppe persone vivono di stenti, con pensioni che non bastano neanche ai bisogni necessari. Chi ha un compito e un ruolo tra le autorità deve avere la consapevolezza di essere un punto di riferimento e dare anche una testimonianza di vita”.

“Nei confronti dell’immigrazione dobbiamo essere lucidi – ha poi aggiunto Lorefice -. Alcuni temi come questo possono essere cavalcati per altre intenzioni, finalità e interessi, ma non possiamo dimenticare che sul volto di ogni uomo c’è il nostro. Se noi ci relazioniamo con l’altro partendo dal colore della pelle o dalla cultura abbiamo perso il cuore di ogni convivenza umana”.


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