L'Orlandina riparte da Di Carlo | Sindoni: "L'avrei scelto già prima" - Live Sicilia

L’Orlandina riparte da Di Carlo | Sindoni: “L’avrei scelto già prima”

Presentato il nuovo coach, chiamato a prendere il posto di Giulio Griccioli con l'obiettivo di traghettare la Betaland verso la salvezza. Paladini attualmente all'ultimo posto insieme a Torino.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Si volta pagina, senza cambiare faccia. L’Orlandina cambia, ma lo fa dall’interno: la scelta del presidente Enzo Sindoni di proseguire sulla linea della continuità vedrà l’esordio in massima serie di Gennaro Di Carlo, vice di Giulio Griccioli fino al giorno del suo esonero, giunto domenica dopo la sconfitta con Avellino. Sei sconfitte di fila che hanno gettato i paladini nel baratro dell’ultimo posto, condiviso con Torino. Un momento difficile per il sodalizio di piazza Bontempo, chiamato a correre immediatamente ai ripari: “Mi assumo la totale responsabilità dell’esonero di Griccioli – esordisce il patron Sindoni -. Non è la legge dello sport per cui l’allenatore paga per tutti. La situazione ambientale e di squadra, le modalità in cui si è sviluppata la stagione, mi hanno fatto pensare che Griccioli si trovasse sotto una pressione eccessiva, che potesse influenzare l’andamento della squadra”.

La scelta di non affidarsi ad un nuovo allenatore nasce da quest’estate, quando Griccioli è stato vicino al trasferimento a Cantù: “La mia considerazione, ai tempi, non era quella di una eventuale promozione di Di Carlo, ma una scelta su Di Carlo come capo allenatore. Penso che debuttare in Serie A sia una cosa molto importante. Se avessimo fatto questa scelta a giugno, avremmo messo Gennaro nelle migliori condizioni. Oggi siamo in una condizione di disagio, ma se ne esce conoscendone le ragioni. Rivoltare questa squadra non è mai stato un mio pensiero”. E dire che l’opportunità di assegnare la panchina dell’Orlandina ad un coach “navigato” non è certo mancata: “Un po’ tutti si sono fatti sentire, non solo l’entourage di Frates. Sicuramente tutti sarebbero venuti qui da noi, io però non ho preso in considerazione nessun nome, perché Griccioli ha sempre avuto fiducia totale da parte mia”.

La fiducia è vacillata nell’ultima partita con Avellino, e da lì l’Orlandina è passata tra le mani di Gennaro Di Carlo, che non può non ringraziare il tecnico senese: “Se sono qui è grazie a Griccioli. In questi giorni vivo un mix di sentimenti, tristezza per quel che è stato il mio ruolo fino a tre giorni fa e felicità per questa chance che mi ha dato Sindoni. Mi ci sono tuffato con un pizzico di incoscienza, inoltre sin dallo scorso anno ho apprezzato la grande capacità di fare basket da parte di queste persone che a Capo d’Orlando hanno portato per ben due volte il basket al vertice, vincendo campionati a tutti i livelli”. Una missione difficile, quella del coach casertano: “Dobbiamo far arrivare la nave in porto, dobbiamo salvare Capo d’Orlando. Non sarà facile, ma abbiamo tutte le carte per riuscirci”. Magari, chissà, facendo un colpaccio in casa di Pistoia: “Secondo me alcuni dei nostri ragazzi non hanno capito le potenzialità che hanno. Vi posso solo garantire che l’Orlandina è viva e la vedrete a Pistoia”.

Per il momento, quindi, l’Orlandina resta così com’è. Nessun intervento sul mercato, anche se il d.s. Giuseppe Sindoni ha le idee chiare su cosa possa servire a questo roster: “Se si interviene non sarà per un giovane che deve acclimatarsi e capire, ma per un giocatore pronto. Noi comunque non abbiamo fatto alcun passo in tal senso. Abbaiamo fiducia nella nostra squadra”. Una difesa al roster e agli elementi di maggiore esperienza che prosegue nel corso della conferenza stampa: “Voglio spendere una parola per Ilievski, che è stato attaccato in maniera ingiustificata. Qui si è depotenziato il valore di Ilievski, che oggi è un giocatore che sta male per l’Orlandina. Se noi ragioniamo da Torino o da Virtus Bologna, retrocediamo. Con Ilievski o senza Ilievski. Ce la giochiamo con gente che ha ingaggiato Dyson e Daye, noi non abbiamo una potenza economica, però faremo il possibile”.


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