PALERMO – Sanzioni per 50 mila euro, sigilli a due locali e 1200 chili di carne sequestrati. Giro di vite a Ballarò nella lotta contro l’abusivismo. Nel quartiere di sede del mercato storico di Palermo, in esecuzione del piano di “controllo integrato del territorio”, sono intervenuti ieri, oltre agli agenti di polizia amministrativa e dell’ufficio Prevenzione generale, anche i Nas dei carabinieri, personale della guardia di finanza, della guardia costiera e dell’Asp.
Scoperta in cortile Ecce Homo, una pescheria-macelleria totalmente abusiva che è stata sottoposta a sequestro. Abusivo, infatti, era anche l’allaccio alla corrente elettrica, che ha fatto scattare una denuncia nei confronti del titolare. Ma non solo. All’interno del locale le forze dell’ordine hanno trovato inoltre alimenti in cattivo stato di conservazione.
Tra gli esercizi sottoposti a controllo in via Casa Professa, via Ponticello, piazza Ballarò alcuni sono stati multati perché privi di licenza di somministrazione e di licenza sanitaria, come il “Bar-spaghetteria”, il cui titolare, oltre a una sanzione di ottomila euro, dovrà pagare una multa all’Agenzia delle Entrate, per l’assenza del misuratore fiscale. Mentre, oltre a queste sanzioni, il bar “Casa Professa”, il locale “Panelle e crocché” e il bar “Messina” dovranno pagare anche per occupazione abusiva di suolo pubblico.
Anche i venditori ambulanti sono finiti nel mirino dei controlli. Cinque di loro sono stati sorpresi a lavorare oltre l’orario consentito, mentre 120 chili di prodotti ortofrutticoli sono stati sequestrati a un ambulante perché privo di qualsiasi autorizzazione.
“Quale sia la situazione dei mercati storici e dei mercatini settimanali è noto a tutti come era noto a tutti quali sarebbero stato gli effetti dei controlli”, a dichiararlo in merito al blitz delle forze dell’ordine al mercato di Ballarò, è Giovanni Felice, presidente di Liberimpresa, che aggunge: “La mancanza di regole certe – dice Felice – e lo stato di abbandono nel quale per anni sono stati lasciati i mercati storici, ed i mercatini, hanno favorito il dilagare di ogni forma di abusivismo da quello speculativo, a quello di necessità, a quello “insanabile” in quanto figlio di regole inapplicabili. L’obiettivo a cui tendere – conclude Giovanni Felice – deve essere quello di ripristinare condizioni di legalità e di pari opportunità”.

