Lotta alle zoonosi in Sicilia: "Servono monitoraggio e prevenzione"

Lotta alle zoonosi in Sicilia: “Servono monitoraggio e prevenzione”

Maggiore collaborazione tra istituzioni e tra medici e veterinari

PALERMO – Per controllare e contenere le zoonosi, le malattie causate da agenti trasmessi per via diretta o indiretta agli animali e all’uomo, più comuni in Sicilia, in particolare la leishmaniosi e le malattie trasmesse da zecche, occorre costruire un solido sistema di monitoraggio e prevenzione basato sulla collaborazione tra le istituzioni e inter-professionale tra il comparto della medicina umana (medici del pronto soccorso, di medicina interna, di medicina generale, infettivologi, pediatri, geriatri, farmacisti), e medicina veterinaria (veterinari e operatori del dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie.

Il convegno “One Health”

Una necessità emersa, in occasione del convegno “One Health: una salute unica e una sola scienza. L’esperienza della Regione Sicilia per la prevenzione e il contrasto delle zoonosi da vettore”, oggi, a Palermo, organizzato da “Hps AboutPharma”, con il contributo di “Msd Animal Health”, che si occupa di salute animale.

La Sicilia, infatti, per posizione geografica, clima ed esposizione ai fenomeni migratori, si conferma un’area di particolare attenzione per la diffusione di queste malattie e un punto di riferimento per la vigilanza e il monitoraggio delle stesse da parte di centri altamente specializzati.

Vitale: “In Sicilia dati frammentari sulle zoonosi”

“I dati epidemiologici sulle zoonosi in Sicilia – dice Francesco Vitale, ordinario di igiene e medicina preventiva dell’università di Palermo – sono frammentari perché solo da due anni esiste un piano regionale sulla sorveglianza che però, purtroppo, stenta ancora ad andare a regime”.

Il nuovo piano per la leishmaniosi

La Sicilia sta mettendo a punto un nuovo piano di sorveglianza triennale per la leishmaniosi – ha precisato Fabrizio Vitale, direttore Centro di referenza nazionale per la leishmaniosi, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia – che auspichiamo favorisca un maggior colloquio con la parte di medicina umana al fine di avere un quadro realistico della circolazione di Leishmania sul territorio”.

“La principale malattia trasmessa da zecche in Sicilia è una rickettsiosi: la Febbre Bottonosa del Mediterraneo trasmessa all’uomo dalla zecca bruna del cane, che rappresenta il principale serbatoio. Il cane funge da ‘ospite occasionale e serbatoio transitorio’ veicolando in prossimità degli ambienti domestici la zecca. È importante sottoporre il cane a regolari trattamenti acaricidi per ridurre il rischio di esposizione”, spiega Antonio Cascio, ordinario di malattie infettive dell’università di Palermo.


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