MESSINA – Cristiano Lucarelli, come sempre, parte dalle motivazioni, dalla testa, da quel fattore mentale che deve produrre la giusta rabbia che fa la differenza in campo. Il tecnico livornese parla alla vigilia della delicata sfida con il Monopoli, per cancellare la delusione del derby con il Catania, un derby che sembrava già vinto e che invece si è tramutato nella più beffarda sconfitta stagionale.
Questa settimana però ha regalato il definitivo ingresso di Franco Proto in società, per un cambio che non deve far disperdere quella cattiveria agonistica che ha fatto la differenza delle scorse (buie) settimane: “Il cambio societario ha portato benefici ma la nuova proprietà non fa i gol. Sinceramente mi auguro che il gruppo non perda lo spirito che lo ha spinto in precedenza, quando eravamo in lotta per la sopravvivenza. Ho citato spesso quello che è successo a Pisa, dove nonostante tutto hanno vinto il campionato. Dobbiamo sentirci coinvolti nel progetto, che non può prescindere dalla salvezza. La mia tesi a Coverciano era proprio sulle motivazioni, perché la testa comanda tutto. Ho cercato di capire le debolezze che può portare questo cambio: prima eravamo soli, adesso no e inconsciamente c’è il rischio di snaturarsi e perdere stimoli. Invece per salvarsi bisogna avere sempre la bava alla bocca”.
Domani al “Franco Scoglio” arriverà un Monopoli in difficoltà nelle ultime settimane, ma che proprio lontano dal terreno amico si è tolto parecchie soddisfazioni, quindi Lucarelli dalla sala “Ciccio Currò” del “Celeste” lancia il suo avvertimento alla squadra: ”Non voglio più parlare del Catania, ma ritengo che la partita nei 90 minuti l’abbiamo vinta. È stata la nostra migliore partita in casa. Adesso ci tocca una brutta gatta da pelare. Fuori casa hanno ottenuto 17 punti su 30, grazie a quattro vittorie. Hanno vinto a Caserta, Pagani, Andria e Agrigento, pareggiato a Lecce, Francavilla, Castellammare e Siracusa. È la peggior partita che ci potesse capitare dopo il derby. Nell’arco di una stagione ci può essere un periodo di flessione. Ad esempio la Juve Stabia era la candidata numero uno per la promozione e da inizio anno è in difficoltà e si trova adesso a -9 dal Lecce capolista. Ma il monopoli resta un’ottima squadra”. Per quanto riguarda la formazione, Lucarelli finalmente può avere l’imbarazzo della scelta. Il recuperato Foresta sostituirà lo squalificato Da Silva in mezzo al campo, ma molto dipenderà da Musacci ancora un po’ acciaccato dopo il derby. Se l’ex parma non dovesse farcela possibile passaggio al 4-3-3 con Mancini in cabina di regia, altrimenti confermato il 4-3-1-2 con il trequartista romano pronto a riprendere il suo ruolo naturale al servizio di Milinkovic e Anastasi.
Proprio l’attaccante etneo ha subito qualche rimbrotto da parte del neopratron, ma Lucarelli fa chiarezza: ”Non credo che il presidente volesse denigrare nessuno, tanto meno Anastasi – ha dichiarato Lucarelli – che volesse dire che qualora il suo ingresso in società si fosse verificato a mercato in corso avremmo comprato un vice Pozzebon. Mi preme sottolineare che alle 19 del 31 gennaio avevamo una squadra rasa al suolo, io con 500 partite sopra le spalle tra Serie A e Champions League mi sono dovuto prostituire chiedendo a giocatori di Serie D se volevano venire a Messina e quasi tutti hanno rifiutato. Ringrazio Anastasi, Da Silva e Sanseverino per aver accettato di venir qua a darci una mano, ma hanno preso una decisione che allora sembrava folle. Di Anastasi sono soddisfatto, domenica scorsa insieme a Pisseri secondo me è stato il migliore in campo, credo che le parole di Proto gli debbano servire da stimolo affinchè capisca che qui ci aspettiamo tanto da lui”.