CALTAGIRONE – Ci sono volte in cui il destino non smette di giocare terribili scherzi. Il primo compleanno dovrebbe essere sacro per ogni bambino. Quella candelina sospesa tra nuvole di panna e pasta di zucchero colorata rappresenta, infatti, molto di più di un minuscolo ed essenziale cilindro di cera. Ad aiutare a spegnerla ci pensano mamma e papà perché, per un bimbo che si affaccia alla vita, ogni passo è un’ardua impresa. Per il piccolo Alex, ieri, però nessuna torta e nessuna foto da inserire nell’album dei ricordi. In pochi istanti l’atmosfera di festa che aleggiava in famiglia si è trasformata in dolore. Un dolore struggente che con fatica troverà pace.
Oggi è infatti il giorno dell’addio a Vincenzo Grosso e a Teresa Di Caudo. Quei genitori che avrebbero potuto aiutarlo a crescere e a gioire delle piccole cose. A tenerlo per mano tutte le volte che ne avrebbe avuto voglia o bisogno. Durante un temporale o al risveglio da un incubo. A stroncare per sempre la loro esistenza, lo scorso sabato, un gravissimo incidente stradale sul quale ancora indagano gli inquirenti. Un’uscita con gli amici trasformatasi in serata fatale su un’arteria, la SS 417, che troppo spesso non perdona.
“Ciao Titty, ciao Enzo, proteggete i vostri piccoli da lassù”. Sono queste le parole che gli amici su Facebook, in questi giorni, hanno rivolto ai due giovani. A non poter più giocare e crescere con il proprio papà sarà infatti pure Francesco, nato da una precedente relazione del giovane 29enne originario di Grammichele. E ad essere spezzata per sempre è anche l’esistenza di chi, tra qualche mese, avrebbe visto per la prima volta il colore del mare, il volto di mamma e papà. Teresa era infatti in attesa del loro secondo figlio. Una bella notizia che si intrecciava a quel “sì” pronunciato da “Titty” qualche mese fa con tanto di dichiarazione e anello da parte di Vincenzo. Progetti che in un attimo vanno in fumo lasciando spazio a immensi vuoti con i quali dovranno fare i conti i familiari delle due vittime.
“Forse non sarei dovuta andare – aveva commentato una conoscente della coppia appena uscita dalla camera ardente ieri pomeriggio. – Non ho mai visto così tanto dolore in pochi minuti, mi sento distrutta come amica e come mamma. Se non avessi rivolto però il mio ultimo saluto a Vincenzo e a Teresa me ne sarei pentita per sempre”.
E la chiesa di San Francesco di Paola a Caltagirone è gremita di persone e fiori per il funerale dei due giovani. Intanto le indagini proseguono. Numerosi gli esami effettuati, dei quali si attende l’esito. L’ispezione cadaverica esterna eseguita da Maria Berlich, medico legale, è stata sufficiente per confermare che il decesso delle due vittime sia avvenuto a seguito dell’incidente. La Compagnia di Palagonia, coordinata dal maggiore Felice Pagliara, sta cercando di ricostruire gli attimi prima del fatale scontro grazie all’ausilio dei testimoni: i feriti e gli operatori dei vari equipaggi intenti ad effettuare le operazioni di primo soccorso. Attualmente i tre giovani che viaggiavano con Teresa e Vincenzo si trovano ricoverati al “Vittorio Emanuele” di Catania, mentre i due extracomunitari a bordo della Mercedes al “Gravina” di Caltagirone. Tutti fuori pericolo, nonostante per la giovane donna a bordo della Nissan micra i medici, a causa delle fratture e del forte trauma cranico riportato, preferiscono ancora non sciogliere la prognosi.