PALERMO – Una riunione andata in scena a notte fonda, nella sede regionale del Pd di via Bentivegna, per mettere a posto anche l’ultimo tassello del Crocetta quater: l’assessorato alle Autonomie locali e funzione pubblica che dovrebbe finire nelle mani di Luisa Lantieri. Seduti al tavolo in casa Pd gli ‘scontenti’ dell’ultimo rimpasto: i socialisti e gli uomini di Sicilia democratica, che insieme formano una squadra di undici deputati a cui Crocetta non intende rinunciare. Da un lato Nuccio Cusumano, coordinatore regionale di Sd, e Nino Oddo, deputato socialista, dall’altro Crocetta. A fare da collante c’era il padrone di casa, il segretario regionale dei democratici Fausto Raciti.
Impossibile accontentare tutti con un assessorato e così agli eredi di quello che fu il gruppo fondato dallo stesso governatore finirà la presidenza della commissione Bilancio dell’Ars. In pole Giovanni Di Giacinto, che libererebbe in questo modo il posto di capogruppo a favore di Antonio Malafarina.
Sul tavolo anche la questione della nascente anima verdiniana in Sicilia, con in testa i reduci dell’Mpa di Lombardo, gruppo alter ego della pattuglia che a Roma sostiene il governo Renzi. L’orientamento di Crocetta e dei ritrovati alleati, rivelano alcuni presenti all’incontro di ieri, è quello di mettere in campo un deciso “ostracismo” nei confronti di questa eventualità e di stoppare così ogni nuovo tentativo di ingresso nella già variopinta maggioranza che sostiene l’esecutivo regionale.
