Luisa Lantieri verso l'addio a Forza Italia, andrà con la Dc di Cuffaro

Ultimo screzio per Lantieri in Forza Italia, la Dc ora è l’approdo sicuro

La deputata ennese ha incontrato il gruppo parlamentare centrista

PALERMO – I tempi del passaggio non sono ancora stati definiti ma di certo c’è che Luisa Lantieri, esperta deputata regionale ad oggi nelle file di Forza Italia, è in procinto di trasferirsi nella Democrazia cristiana.

Lantieri-Dc, l’incontro decisivo

Lantieri, giunta alla sua terza legislatura a Palazzo dei Normanni, da tempo mostra segnali di insofferenza all’interno di Forza Italia. Il telefono della vice presidente dell’Ars squilla ma nessuno risponde, mentre i deputati del gruppo Dc, presenti ad un incontro nei giorni scorsi a Palermo con la diretta interessata, non commentano (e non smentiscono) l’indiscrezione. La deputata ennese nei prossimi giorni potrebbe avere un nuovo incontro con i vertici di Forza Italia che starebbero tentando di dissuaderla dall’idea di passare alla Dc ma la decisione sembra ormai presa.

La rottura tra Lantieri e Forza Italia

Chi negli ultimi giorni ha avuto modo di ascoltare la parlamentare segnala uno stato d’animo di insoddisfazione per essere stata messa ai margini della vita del partito e delle decisioni più importanti a livello regionale. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, sarebbe legata al tesseramento di Forza Italia in provincia di Enna, dove si starebbe notando l’attivismo del Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo che esprime un assessore nella giunta Schifani, Francesco Colianni.

La variabile Lombardo

La vicinanza del Mpa con Forza Italia restringerebbe il raggio d’azione di Lantieri, segretaria forzista in una provincia, quella di Enna, che elegge appena due deputati alle elezioni regionali. Le voci che girano da diverse settimane, infatti, danno gli autonomisti vicini ad un accordo per una lista comune con Forza Italia: da qui la decisione di Lantieri, svelata dal quotidiano La Sicilia, di cercare nuovi spazi politici nell’area centrista.

Raffaele Lombardo
Raffaele Lombardo

Lantieri nella Dc, cosa cambia all’Ars

L’arrivo di Lantieri nelle file Dc porterebbe il gruppo guidato da Carmelo Pace a quota otto deputati, di contro Forza Italia scenderebbe a quota 13. Per la maggioranza che sostiene il governo Schifani non cambierebbe nulla. I democristiani, infatti, sono tra gli alleati più fedeli dell’Esecutivo.

Le 3 legislature di Lantieri all’Ars

La prima volta della parlamentare ennese all’Ars fu nel 2012, con l’elezione sotto le insegne di Grande Sud, partito fondato da Gianfranco Miccichè. In quella stessa legislatura il passaggio ad Articolo 4, formazione fondata da Lino Leanza, per poi continuare con Sicilia democratica e Il Megafono. In quegli anni per Lantieri anche un’esperienza da assessore alla Funzione pubblica nel governo Crocetta. Nel 2017 il ritorno a Sala d’Ercole con il Partito democratico ma due anni dopo Lantieri dà vita ad Ora Sicilia: con lei Luigi Genovese e Daniela Ternullo. La legislatura, però si chiude con l’approdo in Forza Italia, partito con il quale è stata eletta anche tre anni fa.

Quando Lantieri propose il Reddito di cittadinanza

In casa forzista un rapporto travagliato, con Lantieri che gioca da battitrice libera: “Dico sempre quello che penso e forse do fastidio ma sono leale”, avrà modo di sottolineare più volte. Nel luglio 2024 la deputata ennese propone il Reddito regionale di cittadinanza, nel solco del provvedimento voluto dal Movimento cinque stelle e sempre osteggiato dal centrodestra. Una mossa che fa storcere il naso alla coalizione di governo. “Quella di Luisa Lantieri è una iniziativa del tutto personale, non concordata col partito”, disse il presidente della Regione Renato Schifani. Critiche arrivarono anche dall’allora assessore all’Economia, Marco Falcone. la diretta interessata precisò: “La mia è una proposta formulata a titolo esclusivamente personale e non coinvolge il gruppo parlamentare di Forza Italia né il gruppo dirigente del partito”.

provinciali enna
Marco Falcone

Il caso Enna alle elezioni provinciali

Con Falcone, un anno dopo, un nuovo duello: questa volta sulle elezioni provinciali di secondo grado a Enna. Dall’europarlamentare l’accusa rivolta a Lantieri per la sconfitta di Rosario Colianni nel duello con l’espinente della sinistra Piero Capizzi: “Purtroppo la segretaria locale Luisa Lantieri non ha mai reciso i legami con il Pd, il partito in cui militava fino a poco tempo fa”, fu il J’accuse di Falcone. Lantieri replicò: “Mi si accusa ingiustamente di tradimento, ma chi lancia queste accuse dovrebbe prima analizzare bene i dati. A Colianni mancano decine di voti del centrodestra. È evidente che nessuno, neppure io, avrebbe potuto controllare ogni singola preferenza o gestire dinamiche così complesse”.

A sei mesi da quella lite, la coabitazione sotto allo stesso tetto appare cosa impossibile per Lantieri. La vice presidente dell’Ars è forte di un rapporto solido di amicizia con Cuffaro, che la volle nella sua segreteria particolare ai tempi di Palazzo d’Orleans, e ora per la deputata ennese la riva Dc appare come un porto sicuro dove approdare anche in vista delle Regionali 2027.


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