L'ultimo volo di Rosa D'Agostino: c'è un rinvio per omicidio colposo - Live Sicilia

L’ultimo volo di Rosa D’Agostino: c’è un rinvio per omicidio colposo

Verità per mia sorella", dice Nicola, deputato regionale. La difesa: "Proprietario del velivolo estraneo"
L'INCIDENTE AEREO
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CATANIA – Era l’11 settembre 2018. L’ultimo volo di Rosa D’Agostino, che è morta schiantandosi al suolo mentre pilotava un ultraleggero decollato dall’aereoclub di Calatabiano.  Una tragica casualità: 11 settembre. Lo stesso giorno dell’incidente aereo che provocò 20 anni fa il crollo delle torri gemelle di New York. Ma per la famiglia D’Agostino e per tutta Acireale quella data ormai ha il volto di Rosa. I fratelli della vittima, tra cui il deputato regionale Nicola D’Agostino, in questi tre anni hanno cercato verità e giustizia, ma in silenzio. Le indagini sono andate avanti e hanno portato a un’imputazione. 

Le accuse

Il gup Stefano Montoneri ha accolto la richiesta del pm e ha rinviato a giudizio Francesco Moraci, accusato di omicidio colposo. Per l’accusa l’imputato “quale proprietario dell’ultraleggero per colpa consistita in negligenza, imperizia e imprudenza” avrebbe violato i protocolli e i manuali in dotazione dell’aeromobile e avrebbe invertito “erroneamente durante la sostituzione dell’olio motore le tubazione di mandata e di ritorno presente sul coperchio del serbatoi dell’olio” e prima del decollo avrebbe “omesso di verificare che il circuito dell’olio fosse in pressione con motore avviato, avvalendosi della strumentazione analogica presente in cabina”. L’errata procedura di manutenzione avrebbe causato “il blocco del motore /propulsore” dell’ultralleggero guidato da Rosa D’Agostino che è precipitava al suolo ed è morta sul colpo. 

La difesa

Francesco Moraci si dovrà presentare il 18 marzo 2022 davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Catania.  È sicuro dell’innocenza del suo assistito il difensore, l’avvocato Giovanni Avila: “Da consulenze di parte ma anche dagli accertamenti svolti dall’ente per la sicurezza del volo hanno escluso responsabiità in capo al proprietario del velivolo. Sono convinto che nel dibattimento dimostreremo l’assoluta estraneità alle contestazioni mosse”.

Il dolore del fratello

“Dunque non sarebbe stato errore di mia sorella, ma eventualmente colpa di chi fece la manutenzione del velivolo”, si sfoga il fratello Nicola D’Agostino sui social. Il deputato regionale si è costituito parte civile nel processo insieme alla madre e alla sorella assistiti dagli avvocati Enzo Bellia, Pierfrancesco Continella e Luca Blasi. “Abbiamo tutti il dovere di ricordare Rosa – aggiunge D’Agostino – per la sua intelligenza, lucidità, preparazione e prudenza. Rosa è stata vittima dell’incuria di chi ora ne risponderà in un processo dove si dovranno accertare le sue precise responsabilità. Credo sia giusto chiedere verità per lei, credo lo pretenderebbe eccome”.


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