OLOMOUC (REPUBBLICA CECA) Esordio amaro per Belotti nell’Europeo Under 21 in Repubblica Ceca. L’attaccante del Palermo è tra i migliori in campo per la squadra di Di Biagio, che però esce sconfitta dalla prima sfida del girone contro i pari età svedesi. Può sorridere invece l’altro palermitano Robin Quaison, sebbene i suoi novanta minuti siano stati trascorsi interamente in panchina. Il ct Ericson ha preferito non schierare il giovane jolly rosanero nel suo 4-4-2 e i fatti gli hanno dato ragione. La Svezia si è confermata una squadra solida, anche quando a metà primo tempo si è trovata in inferiorità numerica. Un handicap mai realmente sfruttato dall’Italia, che ha pagato l’intraprendenza in attacco degli scandinavi, bravi poi a chiudere il match una volta ritornati in dieci contro dieci.
Inizio in sordina per gli azzurrini di Di Biagio, che in compenso si dimostrano ben organizzati in difesa. Guidetti e compagni, infatti, non creano alcun problema a Bardi, e col passare dei minuti l’Italia prende coraggio per spingersi in attacco. Si spinge particolarmente sulla fascia destra con Zappacosta, mentre dall’altro lato non si trova la scintilla con Battocchio. È però in profondità che gli azzurrini riescono a sfondare: prima Viviani prova a servire Belotti, che non riesce però ad agganciare in area. Lo stesso Viviani, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, prova un tiro-cross del lato sinistro dell’area di rigore, sfiorando soltanto l’incrocio. Alla fine, dopo ventisette minuti, Berardi imbecca Belotti alla perfezione e il centravanti del Palermo si procura un rigore, trasformato dal fantasista del Sassuolo. La Svezia resta in dieci per l’espulsione di Milosevic e sparisce gradualmente dal match. L’Italia continua a cercare Belotti in profondità, senza successo.
Nella ripresa la superiorità numerica dell’Italia sembra non esserci più. Se un lampo di Baselli dopo cinque minuti sembra essere il preludio del raddoppio, il resto della sfida è quasi interamente di marca svedese. La difesa azzurra sbaglia completamente le marcature su calcio d’angolo e al 56’ Guidetti trova il gol del pareggio in mischia. La risposta azzurra è affidata a Berardi, che calcia alto, ma lì davanti l’Italia si affida solo a giocate individuali. Il neo entrato Cataldi ha una chance per mettere un pallone invitante a centro area, ma preferisce andare al tiro e sfiora il palo da posizione quasi impossibile. Al 78’ Di Biagio prova a cambiare qualcosa in attacco, inserendo Trotta per Belotti, ma da lì in poi è buio pesto: Sturaro si fa espellere per una manata ad un avversario, Bardi atterra un Ishak lanciato in area e Thelin raddoppia su rigore, sancendo così una meritata vittoria per gli svedesi. Inizio in salita per l’Italia, che esce a testa bassa dall’Andruv stadion. Senza punti, senza certezze, e senza Sturaro almeno per le sfide del girone.
ITALIA-SVEZIA 1-2 (29’ Berardi rig., 56’ Guidetti, 86’ Thelin)
ITALIA: Bardi; Zappacosta, Rugani, Bianchetti, Sabelli; Baselli (68’ Cataldi), Viviani, Sturaro; Berardi, Belotti (78’ Trotta), Battocchio (61’ Verdi). A disposizione: Biraghi, Crisetig, Romagnoli, Bernardeschi, Barba, Sportiello, Benassi, Izzo, Leali. Allenatore: Di Biagio.
SVEZIA: Carlgren; Baffo, Milosevic, Helander, Augustinsson; Khalili, Hiljemark, Lewicki, Larrson (46’ Lindelof); Guidetti (76’ Ishak), Thelin. A disposizione: Hrgota, Rinne, Zeneli, Tibbling, Quaison, Holmen, Olsson, Konate, Gustafsson, Linde. Allenatore: Ericson.
NOTE
AMMONITI: Helander 24’ (S), Viviani 43’ (I), Bianchetti 48’ (I), Hiljemark 71’ (S), Bardi 85’ (I).
ESPULSI: Milosevic 27’ (S), Sturaro 80’ (I).
