PALERMO – L’Unione Madonie si allarga. Altri 8 comuni sono stati accolti nell’Unione più grande d’Italia che oggi annovera 26 Comuni e si espande anche nel territorio della provincia di Caltanissetta.
Il Consiglio dell’Ente, nella seduta di ieri, ha aperto le porte ai comuni di Resuttano, Vallelunga Pratameno e Villaba. Oltre alle richieste dei comuni del nisseno sono state accettate anche quelle di Alia e Valledolmo, Caltavuturo, Sclafani Bagni, Scillato, già facenti parte della Snai Madonie, hanno sciolto la loro unione denominata “Val d’Himera Settentrionale” per confluire in quella delle Madonie.
Il nuovo assetto nasce sulla scorta di quanto pianificato dal Dipartimento regionale alla Programmazione in ordine alle politiche territoriali previste nell’ambito della nuova programmazione PO Fesr 2021-2027.
In questo contesto l’Unione delle Madonie si candida ad essere riconosciuta quale organismo intermedio in modo da poter gestire direttamente tutte le fasi della spesa, tecniche, amministrative e finanziarie e quindi poter concretamente accelerare i tempi sia della costruzione che dell’attuazione delle politiche di sviluppo, dice una nota dell’Unione.
“La nuova dimensione territoriale – afferma la giunta dell’Unione Madonie guidata da Pietro Macaluso – consentirà anche di poter mobilitare un livello di rappresentanza politica e una capacità di interlocuzione a livello Regionale e Nazionale tale da poter ridurre il gap infrastrutturale e dei servizi tipico delle aree interne.”
L’Unione delle Madonie è quindi costituita dai comuni di Alia, Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pollina, Polizzi Generosa, Resuttano, San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni, Vallelunga, Valledolmo, Villaba