Ma com'è facile essere (ora) siciliani - Live Sicilia

Ma com’è facile essere (ora) siciliani

Il nuovo marketing politico
di
2 min di lettura

Sì, è facilissimo essere (ora) siciliani. La domanda politica impone regionalismo, autonomia, che si dia una risposta al popolo siculo schiavo di Roma, irriso e calpestato? Ed ecco che l’offerta transuma verso i lidi dettati dal marketing elettorale. L’immagine di copertina – che ricorda tanto la reclame di un’aranciata – somiglia all’effigie di uno dei cartelloni che in questo momento campeggiano sulle strade palermitane, pubblicizzando un incontro a piazza Politeama. Se il logo non mente, trattasi di “Sicilia Vera”, parto del vulcanico Cateno De Luca che si spogliò dei panni per protesta, ma poi si è affrettato a rivestirsi con la coccarda della Trinacria. Naturalmente, il problema non è (solo) il magmatico De Luca, sia o non sia sua la probabile reclame dell’aranciata. Siamo davanti a una proliferazione incontrollata di sicilianismi. Un tempo, dire all’estero: “Sono siciliano” era un’affermazione che recava il fantasma di un’atavica colpa. Oggi non più ed è un bene assoluto che sia così. Ma, ma, ma…

Tuttavia sorge il dubbio circa la sincerità dei suddetti assestamenti tellurici. Prima, la politica bollava le esigenze autonomiste come paccottiglia. Quando il buon Giuseppe Scianò andava in tv per rammaricarsi della disunità d’Italia, gli onorevoli lo prendevano a fischi e pernacchie. Ognun stretto intorno agli invincibili destini dela Nazione, non si riusciva a cogliere l’agonia isolana, manco col cannocchiale.  Adesso appaiono tutti redenti sulla strada di Giussano (Alberto da) e seguono l’orma leghista. Perché – si dice – i leghisti sì che sono ottimi amministratori. E il dirlo – l’ammettere cioè che quegli ottomani della Val Brembana sappiano governare meglio di tanti nostri sperimentati ex Dc – dovrebbe risultare una verità dal sapore agro, una umiliazione. Invece no, è bello pensare che Calderoli sia intelligente. Perciò, tutti a petto in fuori col sicilianismo in salsa leghista. Cateno De Luca, una volta, fu immortalato con una statuina di Pinocchio. Non la butti via, onorevole. Potrebbe, in generale, tornare utile.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI