VITTORIA (RAGUSA) – La Dda di Catania ha arrestato Gianfranco Stracquadaini, detto ‘Faccia d’angelo’, latitante, considerato uno degli elementi di spicco di Vittoria.
Mafia, arrestato Gianfranco Stracquadaini
Stracquadaini era latitante dall’inchiesta sul tentato omicidio di un ex collaboratore di giustizia ferito da un colpo di pistola. La vittima era al volante della sua auto quando venne avvicinato da un uomo con una pistola in mano. Riuscì ma riuscì a ingranare la marcia e fuggire, ma venne raggiunto e ferito a un occhio.
Sullo sfondo i nuovi equilibri del Ragusano, il ruolo del clan degli Albanesi e, da ultimo, il rapimento del ragazzo, figlio di un noto imprenditore.
L’arresto del latitante
Stracquadaini è stato arrestato a Comiso, è accusato di associazione mafiosa, tentato omicidio aggravato in concorso, porto e detenzione illegale di armi da fuoco. L’ordinanza a suo carico era stata emessa nel giugno 2024, dopo il ferimento del pentito.
Secondo gli investigatori, dalle indagini sarebbe emerso “il ruolo predominante dello Stracquadaini nell’attuazione del disegno criminoso, ovvero l’eliminazione fisica dell’ex collaboratore di giustizia, già organico al clan Carbonaro Dominante, e la ferma volontà dello stesso di costituire un nuovo gruppo criminale armato riconducibile all’associazione di stampo mafioso denominata Stidda”.
Per Stracquadaini bisognava eliminare gli ex pentiti “ritenuti un ostacolo al predominio della nuova organizzazione criminale nella gestione e controllo delle. attività illecite a Vittoria e in tutta la provincia di Ragusa”.
Era Armato
Il latitante era armato, nel corso della perquisizione effettuata all’interno dell’immobile in cui si nascondeva, sono state scoperte due pistole semiautomatiche calibro 7,65, illegalmente detenute e complete del relativo munizionamento, una carta di identità falsa rilasciata dal Comune di Comiso e la somma di 6.500 euro in banconote di vario taglio.
Sallemi (FdI): “Vittoria dello Stato”
“Con l’arresto del boss Gianfranco Stracquadaini abbiamo avuto la dimostrazione che lo Stato c’è e nella lotta alla mafia, in provincia di Ragusa, non arretra di un millimetro e anzi impiega tutti i suoi migliori uomini”. Lo afferma il senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia, componente della commissione nazionale Antimafia.

