CATANIA – Ancora una volta leggendo le carte del blitz Agorà si comprende come i faldoni firmati da Ros e Dda di Catania potrebbero essere solo la punta dell’iceberg di una inchiesta che punta al livello alto della mafia. Ai piani alti, insomma. Ci sono indizi disseminati in ogni verbale, intercettazioni, omissis. L’inchiesta ha permesso di disarcionare la cabina di regia della famiglia di Cosa nostra catanese, ma il triunvirato composto da Salvatore Rinaldi, Carmelo Renna e Michele Schillaci potrebbe assolvere ai compiti di coordinamento in modo da permettere al direttore d’orchestra di rimanere nell’ombra. Il clan Santapaola-Ercolano punterebbe a infiltrarsi in diversi settori dell’economia.
I rifiuti, le pale eoliche e il fotovoltaico. Non sorprende che i mafiosi siano interessati a questo tipo di affari è già emerso in diverse indagini. E non solo catanesi. Ma il pentito Alfredo Palio (che ha inguaiato non poco La Rocca jr) parlando ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania nel 2019 della posizione di Turi Rinaldi Millemachini avrebbe dato input molto dettagliati.
Il collaboratore avrebbe “incontrato Turi meccanico la prima volta in compagnia di Tomaselli (Antonio, ndr) a Catania circa due anni fa… Nel corso di successivi incontri con Tomaselli però ho cominciato a vedere questo Turi meccanico”. Tomaselli è quello che fino all’arresto del blitz Chaos è stato il “reggente” del clan. Il boss avrebbe già pianificato chi avrebbe fatto le sue veci in caso di arresto. Ma solo veci operative non di vera e propria eredità nel trono di capo.
“Mi disse – ha raccontato – che se lui fosse stato arrestato mi sarei potuto rivolgere proprio al Turi. Turi anche in questa prospettiva non mi è stato però presentato come possibile reggente della famiglia ma soltanto come un soggetto con il quale parlare per avere poi delle risposte. Dopo un paio di mesi dall’arresto di Tomaselli ho preso quindi contatti proprio con Turi…”. Ed è qui che si parla degli affari sulle energie alternative. Affari rimasti in sospeso dopo la retata del Ros del 2017. “Con lo stesso Turi – ha detto Palio – abbiamo avuto diversi incontri per cercare di risolvere le questioni che erano rimaste aperte dopo l’arresto di Tomaselli ovvero i soldi delle pale eoliche di Vizzini, il fotovoltaico di Raddusa, l’Ortogel… la vicenda della ditta della spazzatura che raccoglie i rifiuti nel calatino (la ditta dovrebbe iniziare con la A)”. Pezzetti di puzzle che devono essere ancora incastrate.