RANDAZZO – Ancora barriere abusive a Randazzo, lungo le strade pubbliche di campagna che danno accesso alle proprietà private di allevatori e agricoltori. Stavolta non si tratta delle solide recinzioni rudimentali ma di alcuni massi posizionati per la precisione in contrada Donnabianca, proprio nell’area dove di recente erano intervenuti i Carabinieri con la collaborazione dei Forestali e dell’amministrazione comunale per eseguire un’operazione di bonifica volta a rimuovere le chiudente abusive e liberare le aree dalle “prepotenze” di alcuni pastori del luogo abituati da troppo tempo a fruire delle strade e degli appezzamenti di terreno per far pascolare gli animali. LiveSicilia da tempo scrive del fenomeno della mafia dei pascoli (LEGGI), e degli strani avvenimenti che si verificano a Randazzo, fra cui incendi dolosi in numerosi terreni e le attività economiche distrutte da ignoti (LEGGI IL CASO DI RUBULOTTA).
Secondo alcune fonti investigative, sarebbero in corso accertamenti per capire se quest’ultimo episodio possa essere un avvertimento, un segnale o una risposta di forza all’operazione di bonifica condotta dai Carabinieri, appunto. Al momento comunque i massi sono stati nuovamente rimossi dai militari intervenuti sul luogo. E la città, gli imprenditori vitivinicoli e agricoltori del luogo continuano, piano piano, a ribellarsi nel tentativo di difendere le loro proprietà dalle continue prepotenze della criminalità.