La polizia di Siracusa, al termine di una complessa attività di indagine, ha arrestato 16 persone ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di cocaina ed hashish, reati aggravati dalla circostanza che gli indagati avrebbero favorito l’organizzazione criminale facente capo alla potente famiglia mafiosa dei “Trigila”, operante nella zona sud della provincia. Gli arrestati sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania.
L’attività investigativa, condotta attraverso l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha consentito di smantellare un’associazione che aveva il suo centro operativo nella zona sud della provincia aretusea. La cocaina, secondo quanto accertato dalla polizia, veniva acquistata, con cadenza settimanale, a Catania da persone appartenenti al clan dei “Cursoti“, mentre, l’approvvigionamento dell’hashish, veniva garantito da Carmelo Cassia, indicato come inserito nel gruppo “Bottaro – Attanasio” operante a Siracusa.
La droga, successivamente, veniva smerciata in alcuni comuni della zona sud della provincia, in particolare a Noto, Avola, Porto Palo di Capopassero e Pachino, ricadenti sotto l’egemonia del clan “Trigila“. Infatti, gli investigatori avrebbero accertato che i proventi derivanti dall’illecito traffico, gestito da Giuseppe Campo e Francesco Nieli, confluivano nella “cassa comune” del clan “Trigila” e venivano utilizzati per il pagamento del cosiddetto stipendio a favore dei componenti del clan.
In manette sono finiti Giuseppe Trigila, 31 anni; Giuseppe Campo, 39 anni; Francesco Nieli, 54 anni; Carmelo Miloro, 40 anni; Riccardo Lombardini, 34 anni; Carlo Caruso, 31 anni; Luciano Degliangioli, 33 anni, incensurato; Salvatore Mirabella, 33 anni; Carmela Giordano, 49 anni; Antonino D’Arrigo, 30 anni; Giampiero Napoli, 32 anni; Carmelo Cassia, 50 anni. Tre degli indagati hanno ottenuto gli arresti domiciliari: Antonello Burgaretta, 40 anni; Pietro Carlo Raciti, 32 anni; Carlo Giuseppe Florio, 39 anni.
Mentre a Corrado Trigila, 54 anni, il provvedimento è stato notificato in carcere dove era detenuto per altra causa. Il gip di Catania, che ha emesso i provvedimenti, ha disposto anche il sequestro di due auto utilizzate dagli indagati per il trasporto della sostanza stupefacente. Nel corso dell’indagine, che si è protratta per oltre un anno, sono stati sequestrati, in diverse circostanze, diversi quantitativi di cocaina ed hashish.