Mafia e politica, resta in carcere l’ex sindaco di Tremestieri Etneo

Mafia e politica, resta in carcere l’ex sindaco di Tremestieri Etneo

Il Riesame respinge il ricorso del suo legale

CATANIA – Resta in carcere Santi Rando, l’ex sindaco di Tremestieri Etneo arrestato nell’operazione Pandora, condotta dai carabinieri. Il Tribunale del Riesame ha respinto l’istanza del suo legale, l’avvocato Tommaso Tamburino, e ha confermato la custodia cautelare in carcere. L’inchiesta è stata coordinata dalla Dda catanese.

Il collegio di sei giudici del Tribunale della Libertà, presieduto da Laura Benanti, ha confermato l’ordinanza, ma avrebbe parzialmente accolto il ricorso. In pratica sarebbe caduta una delle ipotesi di corruzione. L’ex sindaco è accusato di corruzione e di voto di scambio politico-mafioso.

La posizione di Cosentino

Resta in carcere anche Piero Cosentino, ritenuto il referente del clan Santapaola in territorio di Tremestieri Etneo. Quest’ultimo è accusato di essere l’uomo che si è attivato per garantire e far rispettare gli accordi elettorali presi da Rando.

Dalle indagini, si ricorda, è emersa anche l’ipotesi che sarebbe stata definita una strategia dei vertici del Comune di Tremestieri tesa a neutralizzare ogni forma di opposizione politica. Per questo si sarebbe favorito lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando alle elezioni del 2021.

Il farmacista ai domiciliari

Nello specifico Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, sarebbe stato favorito. Lo avrebbero fatto ottenendo che non aumentasse il numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale della città. Per lui erano stati disposti gli arresti domiciliari e la misura sarebbe stata confermata.

L’operazione Pandora è l’inchiesta per cui è stato iscritto sul registro degli indagati anche l’ex vicepresidente della Regione Luca Sammartino. Quest’ultimo, all’epoca deputato regionale, sarebbe stato il principale referente politico di Rando.

Sammartino

Per Sammartino il gip ha disposto la sospensione per un anno dai pubblici uffici ricoperti e da tutte le attività inerenti. Sull’ordinanza comunque pende il ricorso dei suoi legali, dopo che il politico si è fatto interrogare e ha risposto, così  ha sottolineato, a tutte le domande del gip. Lo ha fatto professandosi innocente e respingendo le accuse.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI