MARSALA (TRAPANI) – Davanti al giudice dell’udienza preliminare di Palermo, Ivana Vassallo, hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato sette dei sedici presunti mafiosi e fiancheggiatori coinvolti nell’operazione condotta, lo scorso 16 dicembre, da Guardia di finanza e Dda tra Marsala e Mazara del Vallo.
Il rito alternativo è stato chiesto da Pietro Burzotta, genero del defunto boss mafioso Vito Gondola e figura centrale dell’inchiesta; Paolo Apollo, Antonino Giovanni Bilello e Ignazio Di Vita tutti di Mazara del Vallo; e da Pietro Centonze, 75 anni, dal figlio Domenico e da Pietro Centonze, 66 anni, cugino di Domenico, tutti di Marsala. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 30 settembre.
La richiesta di rinvio a giudizio
Per gli altri nove imputati, invece, il gup dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. Sono Giancarlo Nicolò Angileri, Giovanni Piccione, Lorenzo Buscaino, Vito Ferrantello, Michele Marino, Alessandro Messina, Giuseppe Prenci, Gaspare Tumbarello e Massimo Antonio Sfraga.
Secondo l’accusa, Burzotta avrebbe ereditato il ruolo di comando dal suocero, assumendo un ruolo di primo piano nella gestione delle attività illecite legate al controllo delle aree di pascolo. Le indagini hanno fatto luce anche su un presunto episodio di turbativa d’asta relativo alla vendita giudiziaria di un immobile tra Mazara e Petrosino.

