PALERMO – Il capo mandamento girava al volante delle macchine della polizia. Impossibile che Giuseppe Fricano restasse al vertice del mandamento di Resuttana, nonostante i suoi sponsor d’eccezione.
Fricano fino al suo arresto, ha gestito un’importante officina meccanica in via Libertà, a Palermo, e si occupava anche della messa a punto delle macchine di quasi tutte le forze dell’ordine, non solo della polizia. E così dovette lasciare il posto a Vincenzo Graziano.
È uno dei particolari ricostruiti dal dichiarante Vito Galatolo. “Fricano Giuseppe (è stato arrestato nel blitz Apocalisse del giugno scorso ndr) era comunque subordinato a Biondino e gli dava pure soldi – racconta Galatolo -, ho incontrato Giulio Caporrimo (reggente del clan di San Lorenzo ndr) in carcere, penso nel 2011, eravamo al Pagliarelli e in quell’occasione lui mi chiese di affiliare Fricano dicendo ‘aprici gli occhi’ che è una frase in codice per dire di affiliarlo”.
Galatolo già allora espresse le sue perplessità: “… io però non ero d’accordo perché lui aveva appalti con la Polizia, girava con le loro macchine e commentai ‘chi lo dice ai Madonia che ho fatto uomo d’onore uno che gira con le macchine della Polizia?”. Ed invece l’affiliazione fu celebrata: “Quando sono uscito ho saputo, vistomi con Vincenzo Graziano che era stato fatto uomo d’onore il Fricano; io a Biondino chiesi come mai si era preso la responsabilità di tale affiliazione del Fricano e lui balbettando, mi rispose che avevano deciso Alessandro D’Ambrogio (indicato come il capo mandamento di Porta Nuova ndr) e Fabio Chiovaro (capo della Noce ndr); andai da quest’ultimo e chiesi la stessa cosa e lui mi rispose ‘chi ti ha detto sta fesseria?” e mi spiegò che era stato Biondino a volerlo, come pure D’Ambrogio poteva confermarmi”.
Poi, però, le cose cambiarono e Fricano, per colpa del suo lavoro, dovette farsi da parte.