PALERMO – La Procura di Palermo ha chiesto 27 anni di carcere per quattro degli “scappati”, i boss perdenti della guerra di mafia costretti all’esilio negli Usa dai corleonesi di Totò Riina, che secondo l’accusa sarebbero tornati per diventare esponenti della cosca di Passo di Rigano. Per Giovanni Bosco, parente di Salvatore Inzerillo, boss ucciso nell’81 a Palermo, sono stati chiesti 9 anni di reclusione; sei per Alfonso Gambino, Ignazio Mannino e Matteo Inzerillo, quest’ultimo incaricato di mantenere i rapporti con altri esponenti del mandamento che incontrava utilizzando mezzi dell’azienda municipalizzata dei trasporti di cui era dipendente. I quattro erano presenti al summit mafioso di Villa Pensabene del febbraio 2011. Il processo, che si svolge con rito abbreviato davanti al Gup Vittorio Anania, è stato rinviato al 28 febbraio.
Secondo l'accusa sarebbero tornati in Sicilia per diventare esponenti della cosca di Passo di Rigano.
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