PALERMO – Giugno 2018. Qualcosa di grosso bolle in pentola a Sferracavallo, borgata marinara di Tommaso Natale. Sedici giorni dopo la riunione della nuova cupola Calogero Lo Piccolo e Leandro Greco hanno l’esigenza di incontrarsi. Da soli.
Sferracavallo è impenetrabile. Impossibile pedinare qualcuno senza essere notati. Da quando Lo Piccolo, boss di San Lorenzo, è tornato stabilmente a Palermo ha creato attorno a sé una rete di protezione capace di segnalare ogni presenza sospetta nelle piccole stradine della borgata.
I militari hanno un’intuizione investigativa e riescono a piazzare una telecamera in via Lucrezio. Non si sbagliavano. Il 14 giugno documentano un incontro fra Lo Piccolo e Leandro Greco, capo mandamento di Ciaculli. Vi partecipa anche Gaetano Savoca, figlio di Giuseppe, storico boss di Brancaccio. La casa è abitata da Angelo Ferrante che persino agli occhi degli investigatori risulta un “perfetto sconosciuto”.
Lo Piccolo, che abita in via Piero della Francesca, esce di casa a piedi. Vuole essere certo di non essere pedinato. Per prudenza transita due volte davanti al civico 10 di via Lucrezio. Vi fa ingresso alle 10:04 dopo essersi guardato bene intorno. Quarantasei minuti dopo la telecamera riprende l’arrivo di uno scooter. Alla guida c’è Savoca. Il passeggero è Greco. Si fermano lungo la via, fino a quando Ferrante non si affaccia all’uscio di casa.
Greco entra. Intorno alle 15 Lo Piccolo e Greco escono uno alla volta. Ferrante li accompagna con una Smart in un cantiere nautico a Barcarello, dove prosegue l’incontro. Poco dopo la Smart nera si allontana, a bordo non c’è più Ferrante che va via con un’altra macchina. È il rimessaggio di via dei Barcaioli, a Barcarello, il luogo sicuro per gli incontri. Praticamente impenetrabile.
Qui il 27 agosto successivo saranno fotografati anche Calogero Lo Piccolo e Settimo Mineo, capomafia di Pagliarelli e boss anziano che ha presieduto la riunione della commissione provinciale che si è tenuta a Baida il 29 maggio scorso. Il cantiere è sì impenetrabile, ma è da tempo monitorato dai carabinieri. Più volte è stato immortalato l’arrivo di Giulio Caporrimo, reggente a San Lorenzo durante l’assenza forzata di Lo Piccolo.