Maggioranza ko all'Ars, fatale il voto segreto sugli incarichi esterni

L’Ars approva il Collegato bis ma l’aria è pesante nella maggioranza

Via libera con 37 voti favorevoli, 20 contrari
SALA D'ERCOLE
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PALERMO – Disco verde all’Assemblea regionale siciliana al Collegato bis (37 voti favorevoli e 20 contrari) e al maxi emendamento. Pd e M5S votano contro il provvedimento. La seduta fiume è stata scandita da qualche scossone interno alla maggioranza.  Complice l’emendamento 50.9, presentato dai deputati di Fratelli d’Italia (Giorgio Assenza, Marco Intravaia, Nicola e Giuseppe Catania) c’è stata infatti qualche scintilla in aula tra i meloniani e l’esecutivo. Una norma sulle procedure di selezione da parte delle società partecipate che ha fatto storcere il naso agli assessori Marco Falcone e Luca Sammartino che in aula hanno sottolineato il parere contrario del governo. “Ci fermiamo perché non può essere un attacco alla diligenza”, ha tuonato Falcone che, alla fine, per spegnere un potenziale focolaio di crisi ha stralciato l’intero articolo 50 facendo decadere di fatto anche l’emendamento. Passa invece l’emendamento presentato dall’assessore Aricò che mira a scongiurare il blocco di trasporto di materiali pericolosi verso le isole minori. Una modifica necessaria dopo la rescissione di una parte del contratto di servizio da parte della Caronte. La maggioranza, a inizio seduta, era andata sotto in aula. Fatale il voto segreto. Al centro del contendere l’emendamento soppressivo, presentato dalle opposizioni, dell’articolo 8 del Collegato Bis. Non passa, quindi, la norma che autorizzava la spesa di duecentomila euro per l’affidamento di incarichi professionali nell’ambito di una “valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”. La levata di scudi delle opposizioni ha portato alla richiesta di voto segreto: 32 voti favorevoli, 23 i contrari.

Via libera alla copertura finanziaria

Poco prima Sala d’Ercole aveva dato il via libera all’emendamento ‘Gov.1’, contenente una serie di coperture finanziarie per le norme presenti nel testo. Dopo un lungo botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulle modalità con le quali proseguire l’esame del ddl, il presidente Gaetano Galvagno ha dato il via alle votazioni dell’articolato fino all’incidente di percorso per la maggioranza.

La seduta, a quel punto, è stata sospesa. Sullo sfondo resta il maxi emendamento approvato dalla commissione Bilancio dopo un lungo tira e molla tra i partiti.

Il commento del Movimento Cinquestelle

Non si è lasciato attendere il commento dei pentastellati. “Sul patrimonio immobiliare, la Regione ha bruciato negli ultimi anni una montagna di soldi, realizzando persino un censimento milionario che per tanto tempo non è stato nemmeno consultabile perché non si trovava la password. Ma gli errori del passato e le bacchettate della Corte dei conti evidentemente non sono serviti a nulla, se è vero, come è vero, che questo governo tenta di dilapidare altri soldi su questo versante. Per fortuna la norma che stanziava 300 mila euro per finanziare inutili incarichi a professionisti è stata bocciata dall’aula con il voto segreto da noi proposto”, dice il vicepresidente dell’Ars, Nuccio Di Paola.

“Il capitombolo del governo al primo voto utile del collegato bis – spiega il capogruppo del M5S a sala d’Ercole, Antonio De Luca – dimostra che questa maggioranza è meno solida di quel che vuole fare credere. È bastato chiedere il voto segreto per mettere in evidenza le mille crepe che ci sono al suo interno. Questo governo, inoltre, continua a dimostrare la sua mancanza di rispetto per le regole e per il Parlamento. Pochissimo il tempo dato ai deputati per leggere le norme, molte delle quali non sono nemmeno passate dalle commissioni di competenza e dalla commissione bilancio. Inaccettabile, poi, la continua e perdurante assenza del presidente Schifani. Ormai è chiaro, per lui qualsiasi impegno è più importante del confronto in Parlamento”.


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