Fontana: "Mai ricevuto pressioni" | Cambio alle misure di prevenzione - Live Sicilia

Fontana: “Mai ricevuto pressioni” | Cambio alle misure di prevenzione

Le parole del magistrato che da oggi prende in mano la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo al posto di Silvana Saguto, travolta dallo scandalo dell'inchiesta sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. Al via una ricognizione delle amministrazioni giudiziarie affidate in passato.

nuovo corso al palazzo di giustizia
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PALERMO – Una seria ricognizione dei procedimenti, ma nessuna caccia alle streghe. Mario Fontana da oggi prende in mano la sezione Misure di prevenzione al posto della presidente Silvana Saguto, travolta dallo scandalo dell’inchiesta sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. “Non ho mai preso regali durante la mia carriera e non accetto sollecitazioni di alcun tipo”, le parole di Fontana suonano come un manifesto. Perché, al di là dell’esito che avranno le indagini, tutto il meccanismo dei sequestri e degli incarichi degli amministratori giudiziari resterà incentrato sui rapporti fiduciari fra chi nomina e chi viene nominato. Fino a ieri si era discusso dell’ipotesi di azzerare tutti gli affidamenti effettuati nel corso della gestione Saguto, ma si è forse capito che questa sarebbe stata la strada più complicata da percorrere: più opportuno, dunque, analizzare caso per caso.

Gli incarichi dovrebbero restare fiduciari visto che non esiste un albo da cui attingere i professionisti. La legge che lo prevede è ferma in Parlamento. “Non essendoci delle specifiche norme che la regolano – spiega Fontana – la scelta va fatta sulla base dell’esperienza e della professionalità”. Da qui la ricognizione delle vecchie amministrazioni giudiziarie per vedere chi ha lavorato bene e chi no. E non sono escluse, anzi, le revoche degli incarichi.

La domanda del cronista va dritta al cuore della questione: come sceglieranno Fontana e i nuovi giudici del collegio (ieri ha lasciato Lorenzo Chiaramonte e andrà via anche Claudia Rosini, il primo indagato nella inchiesta, la seconda totalmente estranea alla vicenda che aveva chiesto il trasferimento da tempo) i nuovi amministratori? “Certo qualcuno si deve nominare – spiega Fontana – vedremo come fare, ma sempre in in base alla professionalità e alla stima. Le incompatibilità vanno evitate. La conoscenza personale è uno strumento a doppio taglio. Per ogni nomina servirà prudenza”.

Questo metterà le nuove Misure di prevenzioni al riparo dal sospetto delle nomine pilotate? “Al riparo dal sospetto c’è solo la propria coscienza”, spiega Fontana che sa bene quanto oneroso sia il suo nuovo impegno. Nonostante abbia già avuto a che fare con processo delicati. Su tutti quello in cui ha assolto il generale Mario Mori accusato di avere fatto saltare la cattura di Bernardo Provenzano.

“Prendere il posto di Silvana Saguto adesso – conclude Fontana – non è piacevole. Il clima non è dei migliori, ovviamente. Inoltre, io non mi sono mai occupato di questa materia. Se si è verificata qualche anomalia in passato, non tocca a noi contestarla. È chiaro che eviteremo eventuali incompatibilità – ha spiegato -. Nessuno può essere comunque al di sopra di ogni gratuito sospetto. Ognuno deve essere al riparo della sua buona coscienza. Se uno sa di avere scelto una persona senza essere guidato da interessi personali è a posto con la propria coscienza”.

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