"Mala gestio all'Istituto vite e vino": condanna da 420 mila euro

“Mala gestio all’Istituto vite e vino”: condanna da 420 mila euro

Li deve versare il dirigente Lucio Monte. Assolto Dario Cartabellotta
CORTE DEI CONTI
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PALERMO – Confermata l’assoluzione in sede contabile del dirigente generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta, mentre si fa pesantissima la condanna per Lucio Monte. Una vera e propria stangata da 420 mila euro.

I pm contabili li avevano citati in giudizio rispettivamente in qualità di direttore e direttore dell’Area tecnico-scientifica dell’Istituto regionale Vino e Olio.

All’inizio la Procura aveva contestato sia a Cartabellotta che a Monte un danno erariale provocato all’Irvo di oltre 2,7 milioni di euro. Secondo i pm, l’Irvo aveva subito ingenti danni per effetto del mancato o distorto utilizzo di cospicui finanziamenti, concessi dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).

I soldi sarebbero stati spesi per fini diversi da quelli per cui erano stati assegnati. In particolare per coprire le spese ordinarie dell’Ente, invece che investiti in progetti di sviluppo nei mercati esteri.

Nel caso di Cartabellotta, non è stato ravvisato “un effettivo nesso di causalità tra taluni comportamenti durante il periodo in cui aveva rivestito la carica di direttore generale dell’Irvo” e la “mala gestio sotto il profilo organizzativo”. In primo grado era stato dichiarato prescritto il danno da disservizio quantificato in venti mila euro. I giudici non hanno accolto il ricorso della Procura.

Nel caso di Monte, che ha sempre contestato la mancanza di prove a suo carico, la sentenza di primo grado dichiarò prescritte le ipotesi di danno patrimoniale e fu condannato a risarcire 163 mila euro per il danno da disservizio. Ora la cifra è schizzata. Secondo la Corte non è intrevenuta prescrizione per alcune ipotesi di danno patrimoniali e ha condannato Monte a risarcire 400 mila euro a cui vanno aggiunti 20 mila euro per il disservizio.


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