PALERMO – Negli ultimi tre giorni in Sicilia è caduta una quantità di pioggia che in genere si registra in un mese. Come i 91 millimetri di Calascibetta, o 77 millimetri nella zona dei Nebrodi o i 75 al confine tra la provincia di Agrigento e Palermo o ancora gli 82 millimetri nel catanese. Una buona notizia, nonostante i disagi, per la regione dove l’emergenza siccità non è ancora superata.
In 3 giorni la pioggia di un mese
“Sì, le piogge sono iniziate il 17, più o meno gli accumuli sono con una media regionale di circa 20 millimetri, perché la distribuzione è stata estremamente disomogenea sul territori – dice Luigi Pasotti dirigente del servizio agrometeorologico della Sicilia orientale – Benefici locali anche consistenti per le zone interessate, spostando in avanti l’avvio dell’attività irrigua. Limitati, prevalentemente indiretti, i benefici per le riserve idriche degli invasi”.
Palermo nella morsa del maltempo
Le ondate di maltempo che da tre giorni sferzano parzialmente le giornate nel capoluogo si sono ripresentate nella tarda mattinata di oggi. Disagi al traffico e allagamenti in diverse zone del capoluogo.
A partire da via Ugo La Malfa, diventata un “fiume” nel giro di pochi minuti. Allagamenti anche nella zona della Zisa, dove molte chiamate al centralino dei vigili del fuoco sono arrivate per segnalare anche infiltrazioni nelle abitazioni e in via Crispi, dove il traffico è andato in tilt.
Decine le richieste di intervento al comando provinciale, soprattutto per il crollo di alberi su strada. Le forti raffiche di vento hanno infatti provocato cedimenti in via Leonardo da Vinci, via Canonico Rotolo, via Principe di Villafranca, via Maria Santissima Mediatrice e a Partanna Mondello. In alcuni casi sono rimaste danneggiate delle auto parcheggiate. “Al momento tutte le squadre sono al lavoro”, precisano i vigili del fuoco.
Barbagallo, situazione idrica abbastanza positiva in Sicilia Est
“Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, la situazione in Sicilia orientale è abbastanza positiva a differenza di quanto si legge in alcuni articoli di stampa. Il serbatoio Pozzillo ha circa 32 milioni di metri cubi di volume utile, il serbatoio Ogliastro ne ha 19 milioni, il Lago di Lentini ha fino a 20 milioni di metri cubi utilizzabili e noi pensiamo di usarne 12. Il serbatoio Nicoletti ne ha quattro milioni». Lo dice, in merito ad alcune recenti notizie, l’assessore regionale all’Agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca mediterranea, Salvatore Barbagallo.
“Nel periodo invernale sono stati distribuiti tra i sette e gli otto milioni di metri cubi negli invasi aziendali che risultano tutti pieni – continua Barbagallo – e, pertanto, la stagione nella piana di Catania è assolutamente positiva. Ricordiamoci che per questa zona ci sono, ad oggi, oltre 80 milioni di metri cubi, oltre a tutte le risorse invasate nei laghetti aziendali”.
L’assessore all’Agricoltura, inoltre, traccia un confronto rispetto allo scenario del 2024: “La situazione oggi è molto diversa rispetto a quella dell’anno scorso grazie anche al fatto che siamo riusciti a rimettere in funzione l’impianto di sollevamento del lago di Lentini. La prospettiva è dunque positiva seppur non ottimale perché a Pozzillo si stanno realizzando dei lavori a causa dei quali non abbiamo potuto invasare più di 30 milioni di metri cubi. Ricordiamo, però, che l’anno scorso non c’erano volumi disponibili”, conclude Barbagallo.