VALDERICE (TRAPANI) – Suor Teresa è libera. Il giudice per le udienze preliminari Massimo Corleo ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. La collaborazione offerta durante gli interrogatori è stata sufficiente per farla tornare a casa. Ha comunque l’obbligo di divieto di vicinanza ai bambini che sono stati ospiti dell’Istituto Pio X di Valderice e che sarebbero stati vittima di maltrattamenti. Misure cautelari revocate anche agli cinque indagati. Due di loro hanno scelto di rispondere alle domande dei magistrati. Non è per dato sapere cosa abbiano detto. Silenzio anche sulle dichiarazioni di suor Teresa.
I suoi avvocati, Marco Siragusa e Franco Campo, rimangono ermetici. L’unica indiscrezione che trapela è che la suora è stata interrogata a lungo e che ha fornito una serie di chiarimenti sulla gestione dell’Istituto e sui rapporti con i bambini. Non potrà vederli ne parlargli così come avrebbe tentato di fare prima dell’arresto, quando, in via precauzionale, e dopo la denuncia, erano stati allontanati dall’Istituto. Le accuse nei confronti della suora e degli altri indagati rimangono pesanti. I bambini non sarebbero stati soltanto maltrattati e percossi in alcuni casi, ma avrebbero anche subito altre vessazioni come quella di fare la doccia con l’acqua fredda o alimentarsi con cibo in cattivo stato di conservazione. Avrebbero anche subito il freddo con l’nterruzione del sistema di riscaldamento dell’immobile.
Accuse e responsabilità che sono state contestate a suor Teresa ed ai suoi collaboratori. L’indagine sul “Pio X” continua tuttavia a dividere la comunità valdericina. C’è chi continua a dire che suor Teresa non ha potuto commettere i reati che le vengono contestati. La religiosa, 76enne, viene ancora difesa e c’è chi ritiene che vi sia una forzatura. Ma le prove raccolte dagli inquirenti sarebbero argomentate e concrete. A Valderice c’è attesa per gli sviluppi dell’indagine e per fare chiarezza su ciò che è accaduto all’interno dell’Istituto.
