Mancate bonifiche industriali |Sanzioni per Augusta e Priolo - Live Sicilia

Mancate bonifiche industriali |Sanzioni per Augusta e Priolo

Il ministero dell’Economia ha inviato onerose sanzioni comminate dalla Corte europea al governo italiano.

SIRACUSA – La massima “oltre il danno, la beffa” è perfino insufficiente a spiegare quanto sta accadendo ai cittadini di Augusta e Priolo. Ai due Comuni dell’area industriale del Siracusano, infatti, il ministero dell’Economia e delle finanze ha appena inviato onerose sanzioni per la mancata realizzazione delle bonifiche industriali. Per l’esattezza il Mef ha girato ai Comuni, che nella realizzazione delle bonifiche non sono competenti e l’inadempienza – semmai – sarebbe proprio da addebitare a governo e Regione, le sanzioni comminate dalla Corte europea al governo italiano (400mila euro l’anno per ogni sito non bonificato dai rifiuti pericolosi).Beffati in questo caso, sarebbero i cittadini che dopo anni di effetti collaterali dell’industrializzazione (falda contaminata da Targia – in prossimità di Siracusa – alle porte di Augusta e oggetto solo di messa in sicurezza parziale, mai di bonifica; inquinamento atmosferico; ceneri di pirite “nascoste” in campi di calcio, spiagge e siti archeologici; metalli pesanti in mare e fondali) si troverebbero pure a dover pagare il mancato intervento di riqualificazione in forma di tasse. Al Comune di Augusta vengono addebitate le mancate bonifiche al campo di calcio Fontana (ceneri di pirite, chiuso nel 2006 dopo 30 anni di coesistenza inconsapevole con i veleni) e ai fondali della rada: totale 800mila euro da rinnovare ogni sei mesi in mancanza di interventi. A quello di Priolo la mancata riqualificazione ambientale della Penisola di Magnisi (170 mila tonnellate di ceneri di pirite che hanno cambiato la morfologia di un golfetto, a ridosso del sito archeologico di Tapsos): 800mila euro pure qui e stesso pericolo di rinnovo semestrale. La prima dura reazione alla sanzione, nel comune megarese è arrivata da Legambiente: “È paradossale e tragicomico – dice Enzo Parisi – che il Comune di Augusta sia chiamato a pagare una multa al posto del governo, del ministero dell’Ambiente, della Regione Siciliana e dei suoi commissari ai quali spettava e spetta l’onere di attuare le bonifiche. Che si possa poi pensare che il Comune potesse e dovesse provvedere alla bonifica dei fondali del porto (un’opera colossale per la quale occorrono miliardi di euro) è il segno più evidente dell’inadeguatezza e dell’incapacità dei governi nazionale e regionale non solo ad affrontare e risolvere questa problematica ma anche semplicemente a spiegare al Mef che il Comune non c’entra e non è il soggetto a cui far pagare l’ammenda”. Nella nota sanzionatoria c’è pure l’accenno a una rivalsa coatta: nel caso i Comuni non possano o non intendano pagare, il Mef “procederà – dice la nota – al recupero delle risorse in questione a carico dei singoli enti interessati ai sensi della normativa vigente”. Toglierà, insomma, le somme dai fondi dei trasferimenti ordinari destinati ai Comuni. Sconcerto pure a Priolo, da parte del primo cittadino Antonello Rizza: “È una beffa. Stiamo parlando di inadempienze del ministero dell’Ambiente – dice – e delle agenzie governative per le bonifiche, Invitalia e Sviluppo Italia, delle quali il territorio è già vittima. È inspiegabile. Di fatto nessuna responsabilità sulle bonifiche è in carico ai Comuni. Il punto è la sanzione europea che furbescamente, come si usa fare adesso, il governo addebita ai Comuni. Tra l’altro l’area di Magnisi è ancora sotto sequestro – aggiunge – per un’inchiesta della magistratura: bonifica cominciata e interrotta”. All’origine della questione bonifiche c’è la dichiarazione di Sin (Sito a interesse nazionale) con un accordo di programma che per la riqualificazione ambientale prevedeva, nel 2008, per la provincia di Siracusa un fabbisogno finanziario di 774,5 milioni di euro. Da ottenere con una compartecipazione di Stato, Regione e industrie. Solo un anno fa il ministro all’Ambiente Gianluca Galletti ammetteva: “Le risorse attualmente disponibili per le bonifiche del Sin Priolo ammontano a 62 milioni. 50 milioni europei la Regione li ha persi”. Riguardo alla sanzione ricevuta, entrambe le Amministrazioni comunali, di Priolo e Augusta, hanno annunciato ricorso.

 

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