CATANIA – Originare nuove occasioni di investimento che abbiano una ricaduta sostenibile sulla comunità e l’ambiente, sono questi alcuni degli obiettivi da raggiungere con la realizzazione del progetto per il recupero del Villaggio Mareneve, situato nella Pineta Ragabo a circa 1500 metri sul livello del mare, in territorio di Linguaglossa. Un’opportunità di investimento per i privati che potranno realizzare, in una delle principali porte d’ingresso dell’Etna, un centro di accoglienza per i turisti attratti dalla natura del vulcano attivo più alto d’Europa e patrimonio dell’umanità, che offre attrazioni e panorami unici in tutte le stagioni.
Per sancire la volontà di rendere funzionale il Villaggio turistico Mareneve è stato firmato un protocollo d’intesa tra gli Enti interessati, la Provincia di Catania, proprietaria dell’immobile; il Comune di Linguaglossa, dove ricade la struttura ricettiva; il Parco dell’Etna, ente gestore dell’area protetta. Il documento condiviso è stato siglato dai tecnici delle tre istituzioni, rispettivamente dagli ingegneri Giuseppe Galizia, Alberto Fonte e Giuseppe Di Paola, in presenza del commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta, del sindaco del Comune di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio, e del presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia.
«Lo studio di fattibilità è stato realizzato a costo zero con risorse interne all’Ente e contempla anche aree adibite a centro benessere, per incrementare l’offerta di mercato e attrarre nuovi flussi turistici sull’Etna – ha dichiarato il commissario straordinario della Provincia, Antonella Liotta –. Il progetto prevede l’apertura alla gestione dell’immobile ai privati, da individuare attraverso le procedure di project financing, che si dovranno occupare anche della riqualificazione dei volumi esistenti, per un tempo massimo che non superi i cinquant’anni. Tutto ciò, naturalmente, nel rispetto dei luoghi e dell’impatto ambientale ».
Nell’area di proprietà comunale adiacente il villaggio, il progetto potrà estendersi con la realizzazione di un parco d’attrazione turistica con l’installazione di strutture integrate nel contesto boscato, quali: “ponti tibetani”, passerelle sospese, scale, teleferiche, liane e reti di corda. «Con la firma del protocollo d’intesa abbiamo avviato un processo virtuoso e sinergico – ha affermato il sindaco di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio – che permetterà il ripristino di un bene patrimoniale mai utilizzato in stato di degrado da anni. Sono certa che, ultimate le procedure, doteremo il territorio di una struttura ricettiva all’avanguardia che contribuirà a migliorare l’offerta turistica. Sarà certamente un’opportunità di crescita per la nostra comunità».
Soddisfatta anche il presidente dell’Ente Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, che ha dichiarato: «I Parchi sono modelli di sviluppo in attivo nel panorama mondiale perché attirano un turismo di qualità. Ritengo sia positiva la convergenza d’intenti degli enti coinvolti nella riqualificazione di un’opera simbolo quale il Villaggio Mareneve. Sono certa che la sinergia tra istituzioni funziona e per questo insieme vigileremo affinché tutto si svolga regolarmente nel rispetto delle regole».
Alla firma del protocollo d’intesa hanno preso parte anche l’assessore alle attività produttive del Comune di Linguaglossa, Giuseppe Cerra, con i consiglieri comunali Aldo Guzzetta e Salvatore Rinaldi; i rappresentanti del Comitato esecutivo del Parco dell’Etna Concetto Stagnitta e Ettore Barbagallo; e Nunziatina Spatafora, funzionaria responsabile del Patrimonio della Provincia. Il bando di gara sarà pubblicato entro fine anno.