Il gruppo siciliano dell’Unci – Unione nazionale cronisti italiani – ha ricordato il sacrificio del giornalista Mario Francese a 31 anni dall’omicidio, avvenuto la sera del 26 gennaio 1979 a Palermo, in viale Campania, mentre Francese rincasava. La cerimonia si è svolta davanti alla lapide che ricorda l’assassinio, collocata dall’Unci sul luogo dell’agguato. “Non ci stancheremo mai di ricordare quei cronisti come Mario Francese, che nell’Isola – ha detto il presidente dell’Unci Sicilia, Leone Zingales – sono stati uccisi soltanto perché facevano il proprio mestiere con coraggio, raccontando i fatti con professionalità, rigore e trasparenza. Il loro ricordo e il loro impegno devono rappresentare un vero e proprio testamento etico-morale per le giovani generazioni e per tutti quei cittadini che ogni giorno contrastano la mafia e l’illegalità con lo stesso impegno e coraggio di Francese e degli altri cronisti uccisi dalla mafia, dalle altre forme di criminalità organizzata e dal terrorismo”. Alla cerimonia, alla quale hanno presenziato la vedova e i figli di Francese, Giulio, Fabio e Massimo, hanno partecipato il vicesindaco di Palermo, Francesco Scoma, che ha deposto una corona di fiori davanti al cippo commemorativo, il prefetto Giancarlo Trevisone, il questore Alessandro Marangoni, il comandante regionale della Guardia di finanza, generale Domenico Achille, il vice-comandante regionale dell’Arma dei carabinieri, colonnello Domenico Tucci, il comandante provinciale delle Fiamme gialle, generale Carlo Ricozzi, i vertici della Dia della Sicilia occidentale, il procuratore aggiunto Ignazio De Francisci, il comandante della polizia municipale di Palermo, generale Serafino Di Peri, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Franco Nicastro, e i componenti del Consiglio direttivo dell’Unci Sicilia. Giulio Francese, nel suo intervento, ha ricordato il sacrificio del padre e anche quello del fratello Giuseppe, morto qualche anno fa dopo avere speso “mille energie – ha detto – nella ricostruzione processuale della vicenda. Mio fratello non ha retto al dolore della morte di papà”.
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